Sulla scia emozionale dell’ultimo libro da me edito, ” il clan di cocktail, di Francesco Paolo Fiorentino ” avvenuta per volere del figlio Lio , un’ emozione ancora più grande mi pervade nel vedere affissa, dinanzi ad un’ aula di scuola del Benin , una targa di intitolazione al compianto e grande commediografo Francesco Paolo Fiorentino.
La targa in memoria di Francesco Paolo, reca alcuni versi, di indefinita bellezza, del figlio Lio, poeta di acclarata fama e figlio dedito a far conoscere l’ immenso valore artistico del padre, perpetuandone il ricordo Ringrazio il console , Giuseppe Gambardella che,a ricordo perenne ,ha pensato di intitolare a Francesco Paolo Fiorentino, pittore poeta commediografo di San Giovanni Rotondo, un’aula scolastica,rendendo merito ed onore a questo grande artista garganico che ha lasciato segnali della sua creativita’ geniale nella pittura, nella commediografia e nella poesia del secolo scorso e che ,come afferma il figlio, amava essere e schierarsi sempre dalla parte dei più deboli, cosi’ come testimoniato dalla sua vasta opera teatrale, sia vernacolare che in lingua.
Ringrazio altresi’ il console per la sua instancabile missione umanitaria e per aver accolto in essa il grande binomio “cultura-solidarietà”, di cui il Centro Culturale Studi Storici, insieme al Console Gambardella e all’amico Lio Fiorentino, è fiero e umile promotore. La cultura è la roccia sulla quale si edificano le coscienze e , in questo caso, anche le infrastrutture Grazie, Console Gambardella, con ammirazione ed amicizia Peppe Barra.