Sud Folk “Terra al vento”: un concept album per descrivere il Gargano in tutti i suoi aspetti con la definizione di “fortuna e tormento” all’interno degli undici brani che compongono il disco. Una “terra al vento” tra Santi e demoni, tra elogio e condanna, tra vittorie e sconfitte ma nello stesso tempo una terra da amare perché “è na fertune” (è una fortuna), è magia, nutre sentimenti e valori unici, amata ancora di più da chi vive lontano e sente forte il richiamo delle proprie radici. Una “terra al vento” che sospirando, porta con se questi racconti tra le strette vie dei centri garganici, un vento che conosce da sempre ogni angolo e ogni aspetto del territorio e che, come un anziano saggio, ci guida e ci racconta. Undici brani con musiche e testi inediti, ci immergono in questa “passeggiata” narrativa del Gargano: il culto secolare per l’Arcangelo Michele, la storia in “ogni pietra” e nei resti di santuari e abbazie, i profumi delle spezie della montagna che precipita nel mare e con la splendida costa che attira milioni di turisti.
Le tradizioni e la cultura popolare, l’attenzione particolare verso la musica, i canti e le danze della tradizione popolare ma anche la critica verso la mercificazione di essa. Il tema dell’emigrazione e l’elogio a certi valori che fortunatamente ancora si mantengono. Non poteva mancare tra i vari brani, la preghiera di affidamento al Glorioso San Michele Arcangelo affinché illumini il futuro di questa “Terra al vento”.
Musicalmente i Sud Folk dimostrano una notevole crescita, andando ad arricchire di qualità e originalità il loro sound caratteristico, frutto di un percorso cominciato anni fa e culminato proprio in questo disco. La loro particolarità, come ben noto, è l’anima Rock che prorompe dalla musica popolare, il connubio tra tradizione e musica di qualità profondamente rispettosa del passato e che guarda al futuro.
Tutto questo è possibile anche grazie alla qualità dei singoli virtuosi come il mandolino di Bernardo Bisceglia e la chitarra elettrica di Luigi Pagliara; la base ritmica che rende il sound Sud Folk fortemente originale con i tamburi di Michele Bisceglia e il basso di Marco Tricarico e Peppe Rignanese; la voce melodica e Rap di Giuseppe di Iasio che suona anche la chitarra Battente, la dolcezza di Angela Bisceglia; infine la novità assoluta del gruppo, l’ultima arrivata, la più giovane: Raffaella Carbonelli, l’energia della sua voce con sfumature Blues e Rock ma che sa adattarsi con facilità dal Pop alla tarantella vera e propria, a fare da “ciliegina sulla torta”.
Ad aggiungere ulteriore qualità e “quantità” a questo album: la tradizione genuina della voce di Franco Stelluti, il suono arcaico della Ciaramella di Matteo Quitadamo e le rime infuocate dei “No Fang”, gruppo Hip Hop molto conosciuto in zona e non solo. Un album da gustare dall’inizio alla fine senza distrarsi, da ascoltare più volte e apprezzare l’importanza dei temi trattati nei testi e lasciarsi condurre dalle musiche e degli arrangiamenti mai banali, mai scontati, in ogni momento non sai cosa può succedere dopo e ci si ritrova sempre piacevolmente colpiti.