Sono diventati delle vere icone due anziani dallo sguardo intenso, con il volto scavato dalle rughe profonde, con le mani che portano i segni del duro lavoro nei campi e sorrisi dolci sulle labbra. Hanno lasciato che il loro volto entrasse a far parte della storia della città di Accadia, in provincia di Foggia, lasciandosi ritrarre di fronte al palazzo Municipale. Gli enormi poster in bianco e nero campeggiano nel piccolo comune del preappennino dauno, un angolo dove il muro diventa un pezzo di storia, testimonianza di una realtà che narra del tempo e del sacrificio, di una vita semplice ma al tempo stesso meravigliosa nella sua genuinità.
L’opera è nata alla fine del mese di luglio, durante Accadia Blues, grazie al certosino lavoro di Alessandro Tricarico, di San Marco in Lamis, che ha proposto in Capitanata il collage fotografico. L’idea parte dall’artista francese JR, con lo scopo di raccontare la storia di un paese applicando migliaia di strisce di carta sulle pareti dei palazzi in città, con l’intenzione di “restituire i muri al territorio”. Tricarico in passato fotoreporter per Il Manifesto, La Repubblica, Financial Times ha realizzato tra l’altro un reportage dal campo profughi al confine libico, nel corso della guerra del 2011, intervistando addirittura un trafficante di esseri umani nel porto di Zarzis e fotografando lo sfruttamento nelle miniere di fosfati al confine algerino. Insomma un racconto alternativo che punta a non disperdere il patrimonio di esperienze e valori della nostra terra. La città di Accadia porta quindi con questi volti di anziani sui muri, nel cuore pulsante del suo centro, la testimonianza della storia che fu e che resta nella memoria.
Gli enormi puzzle realizzati artigianalmente, opere create con centinaia di strisce di carta, tutte applicate a mano, sulle quali nei prossimi mesi sarà applicato un ulteriore strato di resina come protezione per preservare l’integrità delle stesse opere dalle temperie invernali, sono il racconto parlante di un patrimonio culturale di grande valore, da conservare nel tempo.
fonte www.puglia.com