Di Federico Fabrizio
COVID -19 E STAMINALI: LO STATO DELLA RICERCA
Torniamo ad occuparci delle possibili terapie con cellule staminali che la comunità scientifica mondiale sta sperimentando per il trattamento di pazienti affetti dalla COVID-19.
Il grande interesse verso queste cellule è principalmente dovuto al potere immunomodulatorio che possiedono e che consente di prevenire la tempesta molecolare infiammatoria (citochinica) generata dal virus, inoltre, queste cellule sono anche in grado di migliorare i danni provocati dal virus nei vari organi; sono infatti in grado di stimolare la riparazione endogena dei tessuti.
Le cellule staminali individuate come più idonee sono le cellule staminali mesenchimali ottenute dal cordone ombelicale infuse per via endovenosa. Lo conferma una sperimentazione clinica (in un trial in doppio cieco randomizzato prospettico) avviata dal Team internazionale guidato dal Dr Camillo Ricordi (diabetologo), la quale ha già ottenuto l’approvazione della Food and Drugs Administration (FDA) su 24 pazienti, per valutare la sicurezza e l’efficacia esplorativa delle cellule staminali mesenchimali del cordone ombelicale.
I risultati sono incredibili e incoraggianti: 100% di sopravvivenza in chi ha ricevuto l’infusione di staminali ed è sotto gli 85 anni di età, 90% se si considerano tutte le età.
La sopravvivenza nel gruppo di controllo è stata invece meno del 50 % (considerati casi molto avanzati della COVID-19).
I dati dello studio dimostrano una potente attività antinfiammatoria e di rigenerazione da parte di tali cellule.
Inoltre, le cellule staminali del cordone ombelicale delle neomamme, in genere gettate via dopo la nascita, potrebbero generare abbastanza cellule staminali per oltre 10.000 dosi terapeutiche, con un costo che si dovrebbe aggirare attorno a poche centinaia di euro per trattamento.
Fonte: https://papers.ssrn.com/sol3/papers.cfm?abstract_id=3696875