Era il 13 settembre 1987 E’ stata un’attesa lunga, trepida, soffusa di timore di certezze. Poi, finalmente, poco prima delle 22, l’azzurro lampeggiare di un’auto della polizia segnala la sua presenza che viene salutata da una corale ovazione. Circa duemila giovane scandiscono ritmicamente il nome di Madre Teresa.
Là dove il potere non getta le sue ali
e non giunge il rumore delle ideologie
perché non c’è nulla da ghermire,
o è la tua ricchezza, o luce nuova.
Come i corpi non hanno più gesti
e si spalano col fango delle strade
e nessun uccello becca
quelle briciole di uomini
là ti aggiri ape divina
a riversare il miele
che carità distilla nel tuo cuore.
Chi può dire la gioia dell’escluso
che nel tuo sorriso riprende a vivere
e s’addormentata nel cristo ?
I più poveri dei poveri non ti hanno
prosciugato la linfa d’amore,
e dove è il silenzio del margine
svegli l’anima
di chi non può più attende,
e corri leggera come la preghiera
perché sterminata è la distesa devastata.
Se queste parole hanno un senso
tu glielo dai, Madre della terra
che una gloriosa violenza frantuma
e tu resterai.
Giovanni Scarale