di Antonio Cascavilla
Antonio Schiena è uno scrittore italiano di romanzi per ragazzi. Diventato famoso sui principali social per la sua pagina “Antipatia gratuita”, Schiena è autore di quattro romanzi.Nel 2013 pubblica “Un gioco da ragazzi”, storia di un giovane che ha molte ambizioni per il futuro e così pensa di trasferirsi a Roma.Nel 2018 riceve il premio “Le giovani parole” per Leggo Quindi Sono. Tra gli altri suoi romanzi troviamo “Il mondo perfetto di Mr. Owen”, “Non contate su di me”, “Andrà tutto bene” e la raccolta di racconti dal titolo “E liberami dalla gente. Amen”
.Sei autore di romanzi per ragazzi, hai una pagina social molto famosa. Parlaci un po’ di te.
“Ho scritto questi quattro romanzi più una raccolta di racconti, tutti per Watson edizioni quindi c’è tutta un’attività da scrittore e poi c’è tutta una parte social che parla sempre di scrittura perché il tipo di contenuto è sempre testuale però ha un pubblico completamente diverso, molto più ampio ed anche più immediato.La raccolta di racconti si intitola “E liberami dalla gente. Amen” quindi era l’unica che manteneva lo stile esatto della pagina Facebook, con gli altri romanzi l’ironia c’è sempre però in maniera diversa perché in un romanzo lo spettro è più ampio rispetto a cinque o sei parole di un post social”
.Hai creato una pagina dal titolo “Antipatia Gratuita” molto conosciuta dai ragazzi. Perché questo titolo?“
La pagina l’ho aperta per puro caso anni fa. È stata una cosa immediata. Volevo creare una pagina perché avevo dei contenuti da pubblicare, bisognava trovare un nome, su quella di Facebook avevo Antipatia gratuita perché l’idea era di diffondere il tutto gratuitamente ed anche un po’ in maniera ironica perché gratuito significa anche diffondere antipatia senza un vero motivo anche se in realtà il motivo c’era perché era indirizzato a certe persone”.
Quando i ragazzi condividono nelle loro storie una citazione di “Antipatia gratuita” come ti senti?
“Questa è una parte che riguarda più la vita social. Essendo molto attivo su i social da una parte sono abituato, nel seno che i post sono molto condivisi da tanto tempo. La cosa che a volte mi stupisce è quando vedo post vecchi che continuano a girare o anche post miei da cui tolgono la firma però si riconoscono perché so come sono, molti sono scritti a penna per cui riconosco la mia grafia. Vedere questi post condivisi da gente molto più importante, pagine molto più seguite e diffuse da gente che non sa che i post partivano da me, ecco quello mi fa sorridere perché vuol dire che nel mare infinito di internet un piccolo spazio sono riuscito a trovarlo”.
Nel 2018 con “Non contate su di me” vinci il premio “Le giovani parole” per Leggo Quindi Sono. Raccontaci questa esperienza.
“Questa è stata una delle più belle esperienze in assoluto perché il premio Leggo Quindi Sono si svolgeva nelle scuole quindi i partecipanti erano studenti e soprattutto gli studenti oltre a leggere il libro incontravano gli autori, quindi c’è stato questo scambio fisico e diretto che, a prescindere dalla vittoria che mi ha reso super orgoglioso, mi porto dietro bei ricordi della scuola e del rapporto con i ragazzi. Quest’anno con la situazione che c’è stata le presentazioni si sono spostate tutte su internet e non più dal vivo e mi è un po’ dispiaciuto perché le ricollegavo alle esperienze di Leggo Quindi Sono che mi hanno dato davvero tanto”.
In “Un gioco da ragazzi” parli di un giovane che ha vari progetti per il futuro. Ti chiedo, hai qualche progetto per il futuro?
“Ho tantissimi progetti. Il problema è capire su quale concentrarmi seriamente piuttosto che disperdere il lavoro.Sono a lavoro su qualcosa di nuovo.Mi godo ancora la scia di Andrà tutto bene nel frattempo lavoro a qualcosa di nuovo e spero di scrivere qualcosa di bello”.