Sarà inaugurata venerdì 4 agosto “Manfredonia, la mia amata”, la prima mostra in assoluto in Italia del pittore surrealista e impressionista Wolfgang Lettl, tra gli eventi culturali più attesi dell’estate pugliese e del Mezzogiorno.
Il vernissage – aperto al pubblico – si svolgerà alle ore 19 presso l’Auditorium “Cristanziano Serricchio” alla presenza di Angelo Riccardi (sindaco di Manfredonia), Saverio Mazzone (Amministratore Unico dell’Agenzia del Turismo di Manfredonia), Pasquale Frattaruolo (Presidente Rotary Club sezione di Manfredonia) e con gli interventi di Federico Massimo Ceschin (“Manfredonia, una nuova economia della bellezza), Alex De Muzio (“Masserie daunie nelle opere di Wolfgang Lettl”), Florian Lettl (“Mio padre Wolfgang e l’amata Manfredonia”). A coordinare e moderare sarà Geppe Inserra giornalista e curatore del blog “Lettere Meridiane”.
La mostra (voluta dal figlio del pittore Florian, organizzata da Comune di Manfredonia ed Agenzia del Turismo con la sponsorship della “Lucky Wind4 srl” di Antonella Pasqualicchio), avrà una dotazione di 75 opere, suddivise in 35 di stile impressionista (opere quasi tutte realizzate “en plein air” nel nostro territorio) e 40 di corrente surrealista (di cui in Germania vi sono due musei a lui dedicati), sarà allestita preso le ex Fabbriche del Convento di San Francesco dal 4 agosto al 3 settembre 2017 (con ingresso libero tutti i giorni dalle ore 18.30 alle 23).
Wolfgang Lettl, a partire dal 1973, ha vissuto per circa 33 anni allo Sciale delle Rondinelle, lungo la S.P. 141 “delle Saline”, sul Golfo di Manfredonia. E’ stato una sorta di pioniere della riviera a sud del centro garganico, scelta dall’artista per il clima mite e la luce della Puglia, lì piove meno, leggeva sul suo atlante geografico. Lettl lascia una traccia indelebile della sua arte in terra di Capitanata, quale grande artista della seconda generazione surrealista e autore di opere come La via del ritorno, Il viale alberato del castello nelle due versioni del ’72 e del 1985, il ciclo a tema “Il realismo fantastico”, Aufforderung zum Staatsstreich, divenuta simbolo dell’unificazione delle due Germanie (in cui ha posato un concittadino foggiano) ma tanti anche i paesaggi in chiave post-impressionista come La Basilica (di Siponto), Bagnanti, La spiaggia di Siponto, Zapponeta – La chiesa, Passaggio a livello, Barche, ecc.
Più volte, ci conferma il figlio Florian, amava affermare: non potevo non lasciarmi ammaliare dalla luce del paesaggio di questo angolo di Puglia. Ad Augsburg e a Lindau vi sono due musei d’arte contemporanea dedicati alla sua arte. Per Wolfgang Lettl la casa e il giardino nell’amata Manfredonia erano il rifugio per il suo potere creativo, per il suo impulso artistico. In questo scenario, che aveva creato e determinato sin dal 1973, in questo suo paradiso personale e familiare, a cui solo pochi confidenti avevano accesso, trasformava in immagini surreali visibili le sue idee, le sue emozioni, il suo modo di sentire lasciandosi guidare dalla sua eccezionale creatività, dal suo gusto estetico, ma anche dal calore e dai colori di un ambiente che amava.
Lettl e’ stato anche il fondatore dell’Organizzazione per la promozione dell’arte surrealista, nonche’ creatore lui stesso di un museo surrealista ad Augusburg, nella cui Accademia di Belle Arti e’ stato professore di pittura. Nel 1940, all’eta’ di 21 anni, Lettl come militare dell’esercito tedesco presto’ servizio a Parigi, dove entro’ in contatto con gli ambienti surrealisti e realizzo’ i suoi primi lavori, degli acquerelli dedicati a scene di vita della capitale francese. Dopo la seconda guerra mondiale, rientrato ad Augusta da un campo di prigionia norvegese, Lettl si dedico’ completamente all’arte, dipingendo paesaggi e ritratti e affinando un originale stile surrealista. Negli anni cinquanta fece esperimenti surrealisti con murales, graffiti e mosaici. La sua prima grande mostra retrospettiva fu allestita nel 1963 a Monaco di Baviera ed nello stesso periodo divenne membro della Neue Münchener Künstlergenossenschaft. Per quasi tren’anni, dal 1975, in estate l’artista tedesco si trasferiva in Italia, nella sua casa in Puglia, dipingendo paesaggi marini ispirati dalla spiaggia di Manfredonia. Lo studio della luce del paesaggio pugliese gli ispiro’ un nuovo stile: alla vena surreale si uni’ un tratto piu’ decisamente impressionista. Nel 1992 l’artista dono’ ad Augusta il ”Lettl Atrium”, un museo dell’arte surrealista con centinaia di suoi quadri e decine di opere di altri maestri europei.
Florian Lettl, promotore dell’iniziativa, ama ancora trascorrere brevi periodi dell’anno sul Golfo, nella villa paterna, dove incontra amici dei genitori e appassionati d’arte che hanno avuto modo di frequentare casa Lettl.
La mostra “Manfredonia, la mia amata”,un evento molto atteso e dall’ampio respiro turistico internazionale, nonchè di forte caratura culturale, si incastona nel processo di riqualificazione e rilancio della città che negli ultimi anni, con il recupero e la valorizzazione del suo patrimonio, sta affermandosi, nell’ottica del marketing territoriale, come catalizzatore di attenzioni mediatiche e nuovi flussi turistici.