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23 Nov

Forse, c’entra Madre Natura ma questo è un altro argomento.
Qui si parla di persone fatte di mente e tempo, corpo e spazio.
Guardiamo a oggi dove siamo.
Lo slogan non è “RESTIAMO IN CASA”, ma “STIAMO IN CASA”.
Effettivamente, siamo a casa
con le persone che ci hanno dato la vita: è straordinario che un singolo essere umano nasca necessariamente da due esseri umani;
con le persone che hanno ricevuto la vita dai nostri stessi genitori: ci toccano sorelle e fratelli e non è colpa nostra nè loro;
con le persone che hanno dato la vita ai nostri genitori: siamo anelli di una catena umana che parte da molto lontano.
Magari ci fosse un momento in cui tutti nascono insieme e muoiono insieme. Tutti insieme, olè!!!
E poi, siamo a casa
con la persona che abbiamo trovato lungo la nostra strada: croce e delizia;
con le persone nate da questo incontro: sembra la stessa antica storia della famiglia a cui apparteniamo.
Siamo anche a casa da soli ma ci sentiamo parte della vita degli amici e delle persone a cui vogliamo bene: qualcuno sa quasi tutto di noi e ci apprezza davvero.
Alcune persone risiedono in strutture: appartengono ai loro cari lontani e ai loro assistenti vicini.
E poi ci sono persone costrette ad isolarsi, anche dopo lavoro, per cautela verso gli altri: qui l’appartenenza sale di livello e si trasforma in responsabilità sociale.
Altri non hanno una casa o nessuno a cui raccontarsi: questi appartengono alla terra e al cielo.
Forse, c’entra Dio ma questo è un altro argomento.
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San Giovanni Rotondo, 15/04/2020

Mauro Mangiacotti

(Magari ci fosse un momento in cui tutti nascono insieme e muoiono insieme. Tutti insieme, olè!)

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