A partire dal 1° ottobre 2025, la mostra diffusa Blu. I Fondamenti dello Spirito – voluta e prodotta dal Comune di San Giovanni Rotondo in occasione del Giubileo 2025e curata da Cristina Maiorano– accoglierà un’opera straordinaria: Monocromo blu (1958) di Yves Klein. Un capolavoro assoluto, realizzato con pigmento puro e resina sintetica u garza incollata su pannello, che rappresenta una delle più potenti espressioni del linguaggio spirituale e artistico dell’autore francese.
Proveniente dal Monastero di Santa Rita da Cascia, dove è custodita come ex-voto, e dopo la sua partecipazione alla mostra Per Grazia Ricevuta presso la Cappella del Tesoro di San Gennaro a Napoli, l’opera sarà eccezionalmente esposta nella Chiesa di San Pio, opera architettonica firmata da Renzo Piano alla fine degli anni Novanta. Devoto a Santa Rita, Klein si recò in pellegrinaggio a Cascia per quattro volte e nel 1958 donò personalmente l’opera al santuario, accompagnandola con una preghiera che ne racchiude il senso più profondo: «Che l’Impossibile arrivi presto e fondi il suo regno». In Monocromo blu, il colore si fa soglia verso l’invisibile, una superficie vibrante di energia pura che trascende la materia per aprirsi a uno spazio di immersione interiore e contemplazione.
L’inserimento dell’opera rafforza il cuore concettuale della mostra Blu. I Fondamenti dello Spirito, visitabile fino al 30 novembre 2025: un progetto espositivo che intreccia l’eredità visionaria di Klein con le ricerche di quattro artisti contemporanei – Luca Pozzi, Francesco Fossati, Vincenzo Marsiglia e Penzo+Fiore– in un dialogo aperto tra spiritualità, materia e immaginazione.
La mostra si configura come un pellegrinaggio artistico e interiore, che attraversa il Santuario di San Pio da Pietrelcina e le chiese del Borgo Antico (Chiesa di San Nicola, Chiesa di San Leonardo Abate, Chiesa di San Giovanni Battista), trasformando ogni luogo in una soglia e ogni opera in un varco verso l’invisibile. Al centro di questo percorso, il blu – cifra distintiva del linguaggio di Klein e simbolo universale di trascendenza – guida lo sguardo e lo spirito oltre i confini del visibile.
«Ho pensato a Yves Klein e agli artisti che lo accompagnano in questo percorso – Luca Pozzi, Francesco Fossati, Vincenzo Marsiglia e Penzo+Fiore – come a voci capaci di attingere all’essenziale, come acqua che sgorga da un pozzo interiore» afferma la curatrice Cristina Maiorano. «A San Giovanni Rotondo la loro presenza diventa un segno che attraversa ostacoli e limiti, per aprire alla visione di una spiritualità che parla al presente. Nel foyer della Chiesa progettata da Renzo Piano e lungo le secolari vie del Borgo Antico, le opere dialogano con spazi carichi di memoria e di contemporaneità. Questa mostra nasce come invito a ritrovare, nell’arte, una sorgente di vita e contemplazione condivisa.»
«È con grande entusiasmo e orgoglio che inauguriamo questa straordinaria mostra dedicata a Yves Klein, uno degli artisti più visionari e innovativi del XX secolo» – dichiara il Sindaco Filippo Barbano – «La sua capacità di trasformare colore, corpo e spazio in forme d’arte inedite ha lasciato un segno indelebile nella storia della cultura contemporanea. Questa esposizione non è solo un’occasione per ammirare le sue opere e quelle degli altri artisti che esporranno, ma anche per riflettere su come l’arte, nelle sue molteplici forme, possa abbattere le barriere tra la dimensione visiva e le altre esperienze umane. Siamo particolarmente lieti di ospitare questa mostra nelle chiese della nostra città, un connubio unico tra spiritualità e creatività. Un ringraziamento speciale va a tutti coloro che hanno reso possibile la sua realizzazione, collaborando con noi per portare questo prezioso patrimonio culturale alla nostra comunità. Invitiamo tutti i cittadini e gli amanti dell’arte a visitarla, perché sarà un’esperienza unica e stimolante.»
Nel cuore del percorso espositivo, nel foyer del Santuario di San Pio da Pietrelcina, sarà esposto Monocromo blu dal 1° ottobre 2025 dove sono già presenti i tre Tables — Monogold, Monopink e Monoblue — riletture in chiave scultoreo-contemplativa dell’altro celebre ex-voto donato da Yves Klein a Santa Rita da Cascia nel 1961, opera estremamente fragile che non può essere movimentata dal monastero di clausura a causa della sua vulnerabilità strutturale. Questi altari monocromi, ciascuno dedicato a una tonalità carica di valore simbolico (oro – corpo, rosa – anima, blu – spirito), diventano dispositivi di meditazione: superfici trasparenti sotto cui riposano pigmenti puri e materiali immateriali, sospesi tra visibile e invisibile. In questo stesso spazio il multiplo 262/300 deLa Terre Bleue (1957–1990), un globo terrestre monocromo realizzato in IKB (International Klein Blue), incarna la volontà di Klein di trasfigurare la terra in una sfera spirituale, annullando i confini geografici per restituire un’unità cosmica. Questa edizione limitata, realizzata in resina sintetica e pigmento, rappresenta la visione di un mondo fisico assorbito dall’infinito blu dell’immateriale.
In dialogo con le opere di Klein, le creazioni di Luca Pozzi amplificano e attivano nuove risonanze. Background Inside Platform (2025), che si pone in relazione diretta con le Tables, è una scultura-installazione in cui una spugna blu fluttua su una piattaforma di cristallo nero grazie alla levitazione elettromagnetica, incarnando così la tensione tra materia e assenza e trasformando questo oggetto – strumento molto amato dall’artista francese – in un simbolo di memoria e trascendenza. Mentre, in connessione con La Terre Bleue, Arkanian Mirror (2022) è uno specchio tecnologico che, grazie a un rivelatore di particelle connesso a internet e all’Intelligenza Artificiale, trasforma oscillazioni subatomiche in messaggi cosmici, diffusi in tempo reale tramite il sito dedicato e il canale Telegram dell’artista, rendendo l’opera un evento collettivo in continua evoluzione. Questa installazione unisce scienza e spiritualità, evocando da un lato la tensione verso l’invisibile già presente nel blu di Klein e dall’altro trasfigurando lo specchio in un portale capace di rendere percepibile l’ignoto.
Nel Borgo Antico, le tre chiese storiche si trasformano in tappe di un pellegrinaggio interiore. Nella Chiesa diSan Nicola, Francesco Fossati presenta le sculture della serie Substrati (2022-in corso), realizzate con panetti utilizzati nella coltivazione di funghi: dopo aver stimolato la crescita di miceli e corpi fruttiferi, i blocchi vengono disidratati per sospendere il processo vitale, conservando un’energia residua che li rende matericamente vivi in un lento e continuo processo di trasformazione. Proseguendo verso la Chiesa diSan Leonardo Abate, l’intervento site-specific di Vincenzo Marsiglia trasfigura la facciata principale con Evolution(2025), un rosone di luce al neon blu che richiama la simbologia della Trinità e apre l’architettura a una dimensione contemplativa. L’opera esprimeuna spiritualità non dogmatica ma vibrante, accessibile attraverso una forma luminosa essenziale e potente, visibile anche di notte, che agisce come un richiamo silenzioso che invita alla sospensione e alla riflessione. Il rosone di luce diventa simbolo contemporaneo del sacro, sospeso tra presente ed eterno. Sulla facciata laterale spicca invece Prospect (2023), una struttura luminosa sospesa nello spazio composta da un unico neon blu in vetro soffiato che disegna una stella a quattro punte.
Infine, nella Chiesa di San Giovanni Battista, Penzo+Fiore propongono l’installazione site-specificE sia(2025): un intervento meditativo composto da ampolle in vetro, ciascuna contenente fiori soffiati a mano a Murano, che attraversano le sfumature del blu come simbolo di spiritualità e contemplazione. Il vetro, fragile e al tempo stesso resistente, reinterpreta il gesto dell’omaggio floreale, trasformandolo in una “infiorata contemporanea” dal valore simbolico duraturo. Ogni ampolla, diversa dalle altre, diventa metafora delle molteplici forme che la spiritualità può assumere. Alla base, la sabbia raccolta lungo le coste dell’Adriatico evoca l’anima nella sua capacità di adattamento e trasformazione. L’opera dà vita a un ambiente silenzioso e immersivo, in cui luce e fragilità diventano strumenti di ascolto interiore e contemplazione. L’esperienza è arricchita da un accompagnamento sonoro composto da brani tratti da testi sacri, intrecciati tra loro in modo da evocare una dimensione meditativa.
La mostra è accompagnata da un catalogo, edito da Elzeviro, che raccoglie e approfondisce il percorso, le opere e i luoghi che ne sono protagonisti.Blu. I Fondamenti dello Spirito è un pellegrinaggio nel pellegrinaggio, che restituisce al visitatore la possibilità di riscoprire un fondamento spirituale rinnovato: fragile come il vetro, potente e infinito come il blu.
Mostra promossa dal Comune di San Giovanni Rotondo nell’ambito del Giubileo 2025, con il supporto tecnico di DNA Italia Srl, in collaborazione con il Monastero di Santa Rita delle Agostiniane di Cascia.
INFORMAZIONI PER IL PUBBLICO
Blu. I Fondamenti dello Spirito
a cura di Cristina Maiorano
6 settembre – 30 novembre 2025
Inaugurazione: 6 settembre, ore 18.00
Ingresso libero
Orari:Foyer della Chiesa di San Pio (opere di Yves Klein e Luca Pozzi): tutti i giorni dalle 7.00 alle 19.00
Chiese del Borgo Antico (San Nicola, opere di Francesco Fossati; San Leonardo Abate, opera di Vincenzo Marsiglia; San Giovanni Battista, opera di Penzo+Fiore): tutti i giorni dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00
Maggiori informazioni
Ufficio Turismo e Cultura – Comune di San Giovanni Rotondo
ufficioturismo@comune.sangiovannirotondo.fg.it
INFORMAZIONI PER LA STAMPA
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