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19 Jul

Fiamme a Lago Salso, l’appello del vescovo Moscone: “Difendiamo il Creato”

Un incendio di vaste proporzioni, tuttora in corso, si è propagato nei pressi del Lago Salso, un’oasi faunistica di grande importanza e uno dei luoghi più preziosi del nostro patrimonio naturalistico e ambientale, interessando gran parte della Riviera sud di Manfredonia. Le fiamme coprono una vasta area, violentando e mettendo a rischio flora, fauna e l’equilibrio dell’intero ecosistema oltre che creando difficoltà e paura nei residenti dei villaggi degli “sciali”, tanto da far disporre la chiusura per motivi di sicurezza della strada statale che collega Manfredonia a Zapponeta e alla provincia Barletta-Andria-Trani, nel tratto compreso tra Sciale degli Zingari e Sciale delle Rondinelle. Più colonne di fumo nero sono ben visibili non solo da Manfredonia, ma anche da diversi altri Comuni limitrofi. Fortunatamente, non si registrano feriti, né risultano coinvolte le ‘ecoballe ‘già finite al centro delle cronache nei giorni scorsi. 

Il forte vento e l’erba inaridita per la calura e per la mancanza di piogge hanno alimentato i focolai dell’incendio, ma va denunciato con chiarezza che i roghi sono stati provocati da mani fomentatrici di odio verso il Creato e verso la popolazione: si tratta di gesti criminali, motivati da una pura logica criminale. 

Siamo di fronte ad una situazione che non ci saremmo mai aspettata. Il nostro territorio è in mano ad una criminalità organizzata che si sente libera di fare tutto ciò che vuole e si sente forte e potente da poter organizzare qualsiasi gesto sconsiderato come quello di oggi. Sono mani criminali che negli ultimi giorni hanno tentato tre volte a far scoppiare l’incendio e la terza ci sono riusciti alla grande. Sembra che la “terra dei fuochi” sia passata dal Casertano al Tavoliere con le ecoballe che vengono sversate qui da noi e poi date alle fiamme. 

Scrive il Papa Leone XIV nel Messaggio per la prossima Giornata del Creato 2025 che “è ormai evidente che la nostra terra sta cadendo in rovina. Ovunque l’ingiustizia, la violazione del diritto internazionale e dei diritti dei popoli, le diseguaglianze e l’avidità da cui scaturiscono, producono deforestazione, inquinamento, perdita di biodiversità… e la natura stessa talvolta diventa strumento di scambio, un bene da negoziare per ottenere vantaggi economici o politici. In queste dinamiche, il Creato viene trasformato in un campo di battaglia per il controllo delle risorse vitali, come testimoniano le zone agricole e le foreste divenute pericolose a causa delle mine, la politica della “terra bruciata” … La giustizia ambientale non può più essere considerata un concetto astratto o un obiettivo lontano. Essa rappresenta una necessità urgente, che va oltre la semplice tutela dell’ambiente. Si tratta, in realtà, di una questione di giustizia sociale, economica e antropologica. Per i credenti, in più, è un’esigenza teologica, che per i cristiani ha il volto di Gesù Cristo, nel quale tutto è 

stato creato e redento … e la cura del creato diventa una questione di fede e di umanità”. 

Mi rivolgo, perciò, a tutti i manfredoniani e ai numerosi turisti che oltre alla paura dell’incendio hanno subito e stanno subendo gravi disagi e difficoltà: 

Care amiche e amici, vi chiedo perdono per quanto accaduto e sono al vostro fianco, sì sono pienamente “a fianco delle vittime dell’ingiustizia ambientale e climatica” e auspico decisamente che si ponga fine “alla insensata guerra al Creato”. È ormai questo il tempo di far seguire alle parole i fatti per «vivere la vocazione di essere custodi dell’opera di Dio che è parte essenziale di un’esistenza virtuosa e non costituisce qualcosa di opzionale e nemmeno un aspetto secondario dell’esperienza cristiana» (Laudato Si’ 217). Urge, più che mai, “trasformare i nostri cuori, i nostri stili di vita e le politiche pubbliche che governano le nostre società” e invito tutti ad alzare la voce ed assumere atteggiamenti rispettosi del Creato “per fermare questa ingiustizia verso i nostri figli, che subiranno gli impatti peggiori del cambiamento climatico”. 

Continuo a invitare fraternamente tutti ad essere autentici operatori in difesa del Creato, pensando e avendo comportamenti improntati alla logica del bene comune. 

Al Sindaco ed Amministrazione di Manfredonia, oltre che porgere solidarietà, li sostengo pienamente nell’opera fattiva svolta e ne condivido la denuncia dei gravi misfatti operati nell’agro faunistico del territorio da menti e mani di criminali che distruggono la nostra bella terra e mettono a repentaglio l’economia turistica del territorio, che mostra nell’accoglienza di migliaia di persone, autentica professionalità e sensibilità. 

Manfredonia, 18 luglio 2025 

+ p. Franco MOSCONE crs 

arcivescovo 

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