Per le sue origini, di borgo agricolo, fu costruita la chiesa di Sant’Anna di modo da consentire gli abitanti di Carpino impegnati nella coltivazione dei campi di assistere alla messa mattutina.
Nominata per la prima volta in un documento del 1736, e annoverata tra le chiese rurali, in origine fu affidata alla custodia di un eremita, per il quale era stata realizzata una abitazione annessa alla chiesa, presto abbandonata, e che risultava già parzialmente distrutta agli inizi del Novecento.
In seguito al primo crollo della copertura, l’edificio fu sottoposto a diversi interventi di restauro, che ne hanno, per fortuna, conservato l’aspetto originario. La semplice facciata in pietra bianca è ancora visibile; sulla parte alta del muro posteriore, un arco campanario sorregge una campana. Sull’unico altare in stile barocco, con colonne decorate da tralci di vite a spirale, campeggiava un bel quadro di fattura settecentesca raffigurante la Madonna col bambino e Sant’Anna, sottratto purtroppo nel 1969.
Tale evento, unito alla distanza dal centro abitato, ha contribuito al suo progressivo abbandono, per cui, dopo un ulteriore crollo della copertura, appare allo stato di rudere.
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redazione - 30 Marzo 2025
