Anche San Giovanni Rotondo festeggiava solennemente il Santo Patriarca San Giuseppe Sposo di Maria e padre putativo di Gesù.
L’Arciprete Nardella scrive nei suoi manoscritti il 19 Marzo 1910: “Oggi, a richiesta dei nostri falegnami, si è fatta per la prima volta la solenne processione in onore di San Giuseppe, di cui da questi operai si vuol promuovere un culto più solenne.”
Questo è avvenuto fino agli anni 70, dopo di ché la festa esterna è stata soppressa.
E agli inizi degli anni 90 anche la Statua antica è stata sostituita da una più moderna.
Ciò che rimane di questa tradizione sono i tanti falò o “Fanoje”, organizzati da vari rioni, che vengono incendiati in onore al Santo.
Le tradizioni non vanno soppresse perché distruggono le radici di un popolo.
Sperando che in futuro possa tornare ad essere una delle feste più sentite della nostra città come lo era in passato.
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