Si legge nel verbale:
“Nella casa Sanvico-Sanguinetti, si sono riuniti i signori: signorina Ida Seitz, dottor Carlo Kisvarday, dottor Mario Sanvico, Signora Maria Antonietta Sanvico, signora Mary Kisvarday per costituire un comitato per la fondazione di una clinica secondo le intenzioni di Padre Pio da Pietrelcina. I presenti, udito dal dottor Mario Sanvico quanto è nel desiderio del Padre, studiano grosso modo le direttive da prendere.
Si conviene che tutto ciò che dovrà essere attuato dovrà essere sottoposto al consiglio del Padre. Farsi dare dal Padre il motto che dovrà essere la divisa del Comitato”.
Subito dopo, Sanvico e Kisvarday si recarono da Padre Pio
nella sua cella, e gli riferirono tutto. Il Padre approvò e disse:
«Da questa sera ha inizio la mia grande opera terrena». «Anch’io voglio offrire il mio obolo» disse ancora Padre Pio. Tirò fuori dalla tasca una monetina d’oro (conservata nel Museo dell’Ospedale):
l’aveva ricevuta quel giorno da una fedele.
Il dottor Sanvico, nel suo diario, annotò in data 11 gennaio dello stesso anno: «Il Padre mi ha trattenuto su come sviluppare l’opera. Penserà per il nome da dare all’opera».

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