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01 Jan

Si apre l’Anno giubilare nel Santuario di San Giovanni Rotondo

Con la solenne Concelebrazione eucaristica delle ore 11,30 di domani, domenica 29 dicembre, si
aprirà l’Anno giubilare a livello diocesano nel santuario di Santa Maria delle Grazie di San Giovanni
Rotondo, che fa parte delle cinque chiese indicate nel Decreto di costituzione firmato, il 1° novembre
scorso, da padre Franco Moscone, arcivescovo di Manfredonia – Vieste – San Giovanni Rotondo.
«Come stabilito dalle norme della Penitenzieria Apostolica», si legge nel documento, le «Indulgenze
sono concesse» nei luoghi scelti dall’Ordinario diocesano «alle medesime condizioni» previste per le
Basiliche romane, ma «a quanti non potranno partecipare alle solenni celebrazioni, ai pellegrinaggi e
alle visite per gravi motivi (monache di clausura, anziani, infermi, reclusi, come pure coloro che in
ospedale o altri luoghi di cura prestano servizio continuativo ai malati. Si specifica, inoltre, che
«l’Indulgenza giubilare si potrà acquistare con le opere di misericordia e penitenza indicate dalle
norme: ⁠la partecipazione alle Missioni popolari, a esercizi spirituali o ad incontri di formazione sui
testi del Concilio Vaticano Il e del Catechismo della Chiesa Cattolica, preparati a livello parrocchiale
o diocesano; le opere di misericordia corporali e spirituali;
la visita per un congruo tempo ai fratelli che si trovino in necessità o difficoltà (infermi, carcerati,
anziani in solitudine, diversamente abili…)».
A presiedere la Messa di apertura dell’Anno giubilare, nel Santuario dove ha svolto il suo ministero
sacerdotale Padre Pio, sarà l’arcivescovo emerito di Lecce, mons. Domenico D’Ambrosio, mentre il
titolare della Chiesa locale celebrerà contemporaneamente nella Cattedrale di Manfredonia.
Poiché nell’ultima domenica di dicembre la Chiesa festeggia la Santa Famiglia di Nazareth, prima
della benedizione finale, mons. D’Ambrosio benedirà una scultura in legno raffigurante Maria,
Giuseppe e il piccolo Gesù, collocata in fondo alla navata di destra del Santuario. L’opera è stata
scolpita da Georg Bergmeister e poi dipinta da Georg Prucker, entrambi di Ortisei, su ideazione del
guardiano del Convento di San Giovanni Rotondo, fr. Rinaldo Totaro, e raffigura Gesù bambino in
braccio al Padre putativo mentre porge a sua Madre un chicco d’uva, simbolo di consolazione. È stata
offerta in ricordo di Anna Maria Sartorel.

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