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07 Dec

Ci lascia un uomo di straordinaria umiltà ,Luigi Gatta, già primario dell’Unità di Neonatologia-Terapia Intensiva della Casa Sollievo della Sofferenza

Addio a Luigi Gatta, già primario dell’Unità di Neonatologia-Terapia Intensiva Neonatale e per 41 anni medico al servizio di Casa Sollievo della Sofferenza.


È scomparso ieri, all’età di 93 anni, il medico pediatra Luigi Gatta, già primario dell’Unità di Neonatologia di Casa Sollievo della Sofferenza. Nativo di Monte Sant’Angelo, dopo gli studi universitari iniziò a lavorare all’Ospedale di Padre Pio nel gennaio del 1963 come medico pediatra, ruolo che ricoprì fino a dicembre del 1982. Dal 1983 venne nominato primario della nascente Unità di Neonatologia-TIN, che ha contribuito a fondare, rimanendo in carica fino al pensionamento, nel giugno del 2004, dopo ben 41 anni di servizio.

Era un medico innamorato della sua professione, dotato di grande intuito clinico e profondamente umano. In carriera si è occupato di migliaia di neonati e bambini, seguendo alcuni fino all’età adulta. Come molti medici ed infermieri che lavorarono nella Casa Sollievo degli inizi, ha avuto più volte la possibilità di incontrare Padre Pio in convento, a fine turno, e in Ospedale quando il Frate vi si recava.

Con Padre Pio, mentre lo aiuta a sistemare la stola liturgica

Il 23 maggio del 1987, durante la visita a San Giovanni Rotondo di Papa Giovanni Paolo II, fu proprio Gatta ad accoglierlo in reparto, assieme all’allora direttore sanitario Giuseppe Gusso (in foto).

Così lo ricordano affettuosamente in reparto: “Il dottor Luigi Gatta è stato, era e sarà sempre il nostro maestro, il nostro esempio autorevole ma mai autoritario, molto professionale e aggiornato, mai ingombrante e mai assente. C’era sempre. Supportava i “suoi” medici anche nei protocolli più innovativi, e contava molto sul contributo delle infermiere. Se ancor oggi in reparto orientiamo sempre il nostro operato alla cura amorevole del neonato, all’accoglienza e al supporto dei genitori che assistono i propri piccoli nell’Unità di Neonatologia – Terapia Intensiva Neonatale, molto lo dobbiamo a lui, al suo approccio e ai suoi insegnamenti”.

Anche in pensione non ha mai davvero messo da parte il camice. Anche negli ultimi, quando poteva, ha continuato a partecipare ai convegni di medicina pediatrica e, il 17 novembre, alle celebrazioni e agli eventi per la “Giornata mondiale della prematurità” organizzati dal reparto.

I funerali si svolgeranno oggi alle 16 presso la Chiesa San Giuseppe Artigiano di San Giovanni Rotondo. 

Fonte https://operapadrepio.it/it/notizie-e-comunicati/e-stato-era-e-sara-sempre-il-nostro-maestro

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