La vecchia sede dell’Acquedotto di Manfredonia diventerà il primo “Museo dell’Acqua” dell’Acquedotto Pugliese.
Il progetto di recupero storico e archeologico dell’edificio, presentato dall’Istituto Archeologia di Genova e che sarà realizzato grazie al Gal DaunOfantino in collaborazione con Acquedotto Pugliese e Regione Puglia, si pone l’obiettivo di raccontare e segnalare alla memoria collettiva presente e futura, le dinamiche di quel bene prezioso e vitale che è l’acqua.
L’edificio conserva gelosamente al suo interno gli storici macchinari dell’impianto di pompaggio, realizzato dall’Acquedotto Pugliese nel 1931, che fece di Manfredonia una stazione leader e motivo di vanto in tutt’Europa per la sua tecnologia idraulica che permetteva il trasporto dell’acqua da pochi metri sul livello del mare, agli oltre 900 di Monte Sant’Angelo.
Il Museo darà luce anche al sito archeologico di Grotta Scaloria, legato al culto neolitico dell’acqua, attraverso la realtà aumentata e l’intelligenza artificiale.
Lo ha annunciato Domenico Laforgia, presidente dell’Acquedotto Pugliese