C’è campione e campione, e a noi Pirro piace anche senza il numero uno. Non è la matematica ad attribuire la grandezza ai piloti. Sono i gesti.
È l’atteggiamento, la professionalità. La nobiltà sportiva. Domenica, a Imola, Michele è stato colpito dal suo diretto avversario in campionato. Game over, dopo 5 giri. Un errore in frenata, un ingresso maldestro. Uno scontro imprevedibile e incomprensibile che avrebbe potuto avere conseguenze serie per tutti.
A Michele è costata la frattura del piede e la perdita del campionato. Eppure Pirro ci ha provato fino alla fine, riprendendo la moto per terminare la gara. Aveva la caviglia sinistra dolorante, quella che muove il cambio, e la visiera del casco completamente rovinata nella caduta. Ha guidato 8 giri a denti stretti, col peso della delusione e la moto rotta, arrivando ultimo, demolito dentro e fuori.
Ma l’ha fatto con infinito onore, per la sua squadra, i suoi uomini, gli sponsor. Gli è stata tolta la possibilità di lottare fino alla fine nell’indifferenza del nuovo re. Non una parola sprecata pubblicamente, né una simbolica pacca sulla spalla. Applausi al nuovo al nuovo campione, ma per noi i valori sono altri, nello sport come nella vita.
Un grande abbraccio da sangiovannirotondofree
Fonte Bardahl Italia
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“𝑩𝒐𝒓𝒈𝒉𝒊 𝒆 𝑷𝒂𝒆𝒔𝒂𝒈𝒈𝒊 𝒐𝒏𝒊𝒓𝒊𝒄𝒊”𝐀 𝐑𝐎𝐃𝐈 𝐆𝐀𝐑𝐆𝐀𝐍𝐈𝐂𝐎 𝐋’𝐀𝐑𝐓𝐈𝐒𝐓𝐀 𝐒𝐀𝐋𝐕𝐀𝐓𝐎𝐑𝐄 𝐌𝐀𝐑𝐂𝐇𝐄𝐒𝐀𝐍𝐈
redazione - 18 Luglio 2025