Il cambio era nell’aria. Mark Zuckerberg non aveva nascosto l’idea di implementare i prodotti Meta, ossia Facebook e Instagram, con miglioramenti di privacy, verifica degli account e sicurezza. Il famoso badge blu, che a oggi è in possesso solo di profili verificati attraverso procedure a volte anche un po’ farraginose, presto sarà a pagamento.
Ad annunciarlo è stato Zuckerberg in persona che in un post ha spiegato che «questa settimana iniziamo a implementare Meta Verified, un servizio di abbonamento che ti consente di verificare il tuo account con un documento di identità, ottenere un badge blu, ottenere un’ulteriore protezione contro gli account che affermano di essere te e ottenere l’accesso diretto all’assistenza clienti. Questa nuova funzione riguarda l’autenticità e la sicurezza dei nostri servizi».
Sulla scia di quanto fatto da Elon Musk con Twitter, anche Zuckerberg ha deciso di ottenere nuovi introiti attraverso abbonamenti mensili piuttosto sostanziosi: 11,99 dollari al mese sul web o 14,99 dollari al mese su iOS. Si parte da domani da Australia e Nuova Zelanda e presto arriveranno altri Paesi.
Una mossa che potrebbe aiutarlo nel dissanguamento del titolo in borsa. Meta a inizio febbraio ha perso il 26,4%, oltre 250 miliardi di dollari della sua capitalizzazione, una delle perdite maggiori nella storia della Borsa di New York. A pesare sulla performance della società è il calo dei profitti nella quarta trimestrale 2021 e la perdita di un milioni di utenti di Fb (la prima in 18 anni), nonché le deludenti previsioni per l’anno in corso. Il colosso digitale di Marc Zuckerberg ha chiuso gli ultimi tre mesi dell’anno scorso con ricavi per 33,67 miliardi di dollari (contro i 28,07 miliardi di un anno prima e in linea con le sue previsioni) ma ha registrato un utile netto di 10,29 miliardi di dollari (-8%), sotto le attese degli analisti.
Estrazione effettuata attraverso Assembly Sm2p iA di Olitec, trascrizione dell’intervista video a Massimiliano Nicolini
Oggi parleremo parleremo di una notizia. E prenderemo spunto dai quotidiani italiani. Allora allora vi faccio vedere i principali quotidiani italiani.
Che cosa titolano oggi nelle loro prime pagine? Perché, come abbiamo accennato noi, tempo addietro, se abbiamo se qualcuno di voi avevamo parlato del fatto che il Web 3 non sarebbe stato più gratuito, e quando lo accennavamo, in realtà venivamo tacciati un po’ come portatori di sventura, ovvero il Web e internet internet è gratis. Continueremo a fruire dei nostri contenuti gratuitamente ecc, ecc, ecc questo movimento che c’è nel nelle grandi imprese oltre oceano e anche qualche cinese inizierà a breve che sostanzialmente parla di aggiungere dei pagamenti a delle attività che sono diventate diritti acquisiti dell’essere umano come il social network. Gratuito.
E in realtà non sono altro che un passaggio neanche troppo indolore, che sta portando le realtà del mondo Web e mondo Web 3. E questo perché accade, accade perché il Web 3, come noi sappiamo, come tutti ormai che ci seguite da tempo sapete, il Webtrek si basa sulla gestione del dato regolata e centralizzata dall’utente. Quindi non una gestione del dato regolata da un server e da un algoritmo di controllo, ma gestita dall’utente attraverso suaviter quindi attraverso il protocollo che lo identifica in quanto individuo unico.
E che succede quando il dato è nelle mani di un’unica persona? Può gestire e distribuire come vuole e non rimane da nessuna parte. Succede che io non posso più vendere pubblicità con i dati che tutti i giorni miliardi di persone distribuiscono gratuitamente all’interno del mondo del social network. Ecco perché.
E come si spiegano, per esempio, queste migliaia di licenziamenti che stanno facendo queste grandi compagnie? Questa ripeto è un’analisi ed è una visione del tutto nostra e personale. Quindi non è basata su informazioni che provengono dalle aziende, ma è basata su ragionamenti che nel tempo, insieme a voi, noi stiamo facendo. Quindi l’idea di un web gratuito sta per tramontare a favore di un web centralizzato sulla persona e a pagamento seppur minimo comunque sempre a pagamento.
E quindi vediamo i principali giornali, il fatto quotidiano meta come Twitter per avere la spunta blu si pagheranno 11 dollari. Oppure il corriere della Sera instagram e Facebook la spunta blu diventa pagamento repubblica la svolta di meta per la spunta blu servi là al pagamento. Anche la Gazzetta dello Sport è un qualche cosa talmente tanto coinvolgente a livello mondiale, questo e dei social network che è diventato come se fosse un governo che fa una legge che va sostanzialmente a beneficio di tutta l’umanità.
Quindi una legge su tutti i giornali si parla di quella legge oggi noi abbiamo invece Facebook che dice si pagheranno 12 dollari al mese, poco tanto in, in realtà, se sono un cittadino indiano, effettivamente è un’enormità se sono un cittadino americano o svizzero? In realtà non mi sposta di molto l’umore della giornata. Se sono un italiano che prende la disoccupazione effettivamente 12 dollari al mese. Comunque è un parte di spesa alimentare che potrei fare.
Potrei, tra virgolette, perdere in favore di un social network. Questo noi lo andiamo dicendo da maggio del 2022. Quindi da diversi mesi stiamo raccontando questa storia.
E da diversi mesi questa storia è sostanzialmente da noi continuamente sollecitata per far capire alle persone che il passaggio nel webtrek è inevitabile. Non ho opportunità di ridurre quel mio passaggio al web 3. Ecco perché è fondamentale cominciare a intraprendere un percorso di avvicinare mento a questa tecnologia già da oggi.
E perché il web 3 in realtà costerà probabilmente anche molto di meno di queste somme. Ad esso non abbiamo delle stime, però si è calcolato che una piccola media impresa secondo un’analisi che abbiamo presentato noi nell’utilizzo dei servizi della Da Base e a servizi professionali si sposterà in una forbice che si muoverà tra I-2-E-I-5 euro al giorno. Parliamo di un’azienda un’azienda che magari oggi spende solo per l’abbonamento di Zum Enterprise 150 euro al mese.
Ecco, in questo caso il totale costo della tecnologia dovrebbe stare tra 2 e 5 euro al giorno. Che cosa dobbiamo fare oggi? Noi in realtà non possiamo fare molto dal punto di vista personale. Dobbiamo però iniziare a capire e comprendere che cosa possiamo fare all’interno del web 3.
E quindi io vi invito a seguirci. V’invito a interpellarci. V’invito ad ascoltare le informazioni che questo laboratorio vi dà perché saranno informazioni che vi sicuramente vi aiuteranno nel futuro per poter intraprendere questo percorso di avvicinamento al al web 3.