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23 Nov

Foggia, un “Torneo di calcetto” per la giornata contro il razzismo

Foggia, un “Torneo di calcetto” per la giornata contro il razzismo
Anche la Procura della Repubblica tra le squadre che partecipano 

Dare un calcio al razzismo con il pallone, grazie ad un mini torneo di calcetto che punta a favorire un momento di socializzazione e di incontro tra la comunità migrante e quella italiana, con l’obiettivo di creare un’occasione di scambio, sensibilizzazione, conoscenza. E’ questa la finalità del “Torneo di calcetto” che si svolgerà a Foggia il 23 e 24 marzo 2023 sui campi dello Zeligh Sport Center (Via Lucera) in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Discriminazione Razziale che si celebra ogni anno il 21 marzo.

L’iniziativa sportiva – giunta al secondo anno – è promossa dalla cooperativa sociale Medtraining del consorzio Oltre / la rete di imprese, ente gestore in provincia di Foggia di diversi progetti SAI – Sistema di Accoglienza e Integrazione: Candela, Poggio Imperiale, Orsara di Puglia, Manfredonia. A scendere in campo formazioni composte da operatori, migranti, volontari, rifugiati e dalla Procura della Repubblica di Foggia. A scendere in campo saranno dieci squadre: Associazione G.I.N.A., Casa Accoglienza Padre Agostino Castrillo di Gesù e Maria, Beneficiari SAI Medtraining, Rete Oltre, Beneficiari SAI Mondo Nuovo, cooperativa sociale San Giovanni di Dio, centonove/novantasei, Procura della Repubblica di Foggia, Gli Stretti di Gibilterra. La manifestazione è organizzata in collaborazione con Mondo Nuovo Aps e San Giovanni di Dio.

La data del 21 marzo fu proclamata nel 1966 dall’Assemblea Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per ricordare quando il 21 marzo del 1960, in Sudafrica, in pieno apartheid, la polizia aprì il fuoco su un gruppo di dimostranti di colore uccidendone sessantanove e ferendone 180. Un evento ricordato come il massacro di Sharpeville. Il calcio e lo stare insieme, dunque, per promuovere processi di inclusione, accoglienza e lotta al razzismo, coinvolgendo pubblico e partecipanti nell’incontro con l’altro, sensibilizzando il nostro territorio a contrastare e rifiutare ogni forma di odio e intolleranza e promuovere nella comunità uno spirito solidale e di apertura verso l’altro, per contribuire ad abbattere eventuali pregiudizi e razzismi.

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