Oggi, gli amici di Wildboar Bike Club, guidati da Leonardo Ricucci, hanno ripercorso le tracce degli antichi nevaioli.
In sella alle loro due ruote, partendo da “Lu purtone della neve” di Corso Regina Margherita, hanno risalito la Chiazza Ranna per sbucare “fuori le mura” dalla porta nord del borgo antico: “Porta dei Comuni”, non a caso chiamata in gergo “Porta De Suse”.
Da qui, mantenendo la rotta a nord, hanno imboccato la mulattiera “Portamisuso”, che costeggia l’omonimo vallone, che un tempo consentiva ai nostri nonni di raggiungere “funn” e terrazzamenti dove si coltivavano patate e grani antichi (la majorca).
A un certo punto, a margine del sentiero, hanno fatto sosta sul bordo di quella che – stando alle mappe – deve esser stata una delle tante neviere sparse sulle nostre montagne, poi -molto probabilmente – convertita in una vasca per la raccolta delle acque piovane (cisterna o “piscina” scoperta).
Leo & C. hanno inaugurato quella che, in collaborazione con San Giovanni Rotondo Free e Legambiente, ci piacerebbe diventasse una “passeggiata nella memoria” della nostra città per far rivivere storia, usi, tradizioni e antichi mestieri di un borgo federiciano che, col passare del tempo e il venir meno dei nostri nonni, rischiano di restare sepolti sotto il ghiaccio dell’indifferenza.