L’iniziativa – promossa da Fondazione Onda negli ospedali premiati con i Bollini Rosa – vedrà il coinvolgimento del servizio di Psicologia Clinica e dei medici dell’Ospedale di San Pio
Da lunedì 22 a sabato 27 novembre, dalle 9 alle 12, le donne vittime di violenza potranno rivolgersi gratuitamente all’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza che ha aderito all’iniziativa organizzata dalla Fondazione ONDA, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, e rivolta agli ospedali inseriti nel network ospedali Bollini Rosa.
Le donne che si prenoteranno all’URP dell’Ospedale di San Giovanni Rotondo (tel. 0882 410389, attivo dalle 9 alle 13, dal lunedì al venerdì) potranno accedere gratuitamente ad un colloquio in presenza presso il Servizio di Psicologia Clinica durante il quale verrà valutato ogni singolo caso di violenza per attivare tutti i servizi e i percorsi disponibili, che potranno comprendere anche un eventuale consulto medico.
L’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza è stato riconosciuto come ospedale attento alla salute delle donne ed ha ottenuto dall’ONDA-Osservatorio nazionale sulla salute della donna il massimo riconoscimento con 3 Bollini Rosa
«Invitiamo tutte le donne vittime di violenza a farsi avanti – spiega Giuliana Placentino, psicoterapeuta dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza e già referente del progetto regionale GIADA- Gruppo Interdisciplinare Assistenza Donne e Bambini Abusati –. Con le colleghe del servizio di Psicologia Clinica ascolteremo tutte le donne che avranno qualcosa da dirci. Voglio ribadire con forza che la violenza non è solo di tipo fisico o sessuale, ma può essere verbale o di tipo psicologico. Ci sono anche casi di dominio o di eccessivo controllo che perpetuati nel tempo privano le donne di libertà o di autonomia decisionale. Potranno venire anche donne che hanno vissuto episodi di violenza in passato, nella famiglia di origine, o che hanno assistito ad episodi di violenza che possono aver lasciato traumi tutt’ora presenti».
L’iniziativa fa parte del progetto di sensibilizzazione “La violenza ha molti volti: nessuna maschera per combatterla”, una campagna social promossa da Fondazione Onda che vede testimonial del mondo della cultura, dello spettacolo, della scienza, dell’innovazione e dello sport lanciare un messaggio chiaro e conciso contro la violenza sulle donne.
«Già prima della pandemia», afferma Francesca Merzagora, presidente Fondazione Onda, «la violenza di genere rappresentava una grave emergenza sociale. Le misure di contenimento in atto dallo scorso anno hanno ulteriormente peggiorato la situazione di molte donne che si sono trovate forzatamente confinate, intrappolate tra le mura domestiche, rendendo ancora più difficile chiedere aiuto. L’obiettivo di questa iniziativa è avvicinare le donne alla rete di servizi antiviolenza che dispongono di percorsi di accoglienza protetta e progetti di continuità assistenziale e di sostegno».
Secondo i dati dell’indagine ISTAT, le richieste di aiuto durante la pandemia sono molto aumentate: nel periodo di lockdown forzato si è verificato un notevole aumento di violenza domestica, le chiamate effettuate verso il numero di pubblica utilità contro la violenza e lo stalking hanno avuto un andamento crescente a partire da marzo 2020, arrivando a più di 15 mila a fine anno, con un aumento del 79,5 per cento rispetto al 2019. Sono stati registrati picchi di richieste di aiuto ad aprile 2020 con +176,9 per cento rispetto allo stesso mese del 2019, e a maggio, +182,2 rispetto al 2019.
La ricorrenza del 25 novembre, Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, rappresenta una data significativa poiché agisce sulle vittime come effetto motivazionale nella ricerca di un supporto esterno: nel 2020 le chiamate sono più che raddoppiate in quella singola data rispetto all’anno precedente arrivando a 147 contatti in un giorno, cioè +114,1 per cento rispetto al 2019.
Fonte Opera Padre Pio