“Sollecitati dal cammino di fede compiuto da Raffaella Carrà, di cui solo lei e il Signore conoscono le tappe raggiunte, abbiamo deciso di istituire la “Giornata dell’incontro degli artisti con Padre Pio”, che si terrà il 5 settembre di ogni anno a San Giovanni Rotondo” queste le parole di Fr. Francesco Dileo, rettore del Santuario di Santa Maria delle Grazie e di San Pio da Pietrelcina questa mattina durante la Santa Messa dinanzi all’urna di Raffaela Carrà pellegrina a San Giovanni Rotondo.
Come sapete, è stato un desiderio di Raffaella Carrà. quello di tornare a San Giovanni Rotondo, da Padre Pio, seppure solo idealmente con le sue spoglie mortali, prima di riposare per sempre nella terra che, in vita, l’ha accolta ogni volta che aveva bisogno di ritemprarsi dalle fatiche umane, esistenziali e professionali.
Io e i miei confratelli abbiamo visto in questa volontà, che oggi sì compie, un segno della Provvidenza che ci chiama a far fruttificare, tra i tanti talenti di cui Padre Pio ci ha resi eredi, anche quello dell’apostolato in un ambito di evangelizzazione molto delicato e fecondo: quello di coloro che mettono la loro arte e la loro professionalità al servizio del processo di formazione dell’opinione pubblica.
Sono note, infatti, non solo le due grandi conversioni ottenute dal nostro santo Confratello nelle coscienze del famoso attore di cinema, di teatro e di televisione Carlo Campanini e nel celebre tenore Beniamino Gigli, come sono noti i nomi di tanti altri loro colleghi che, stimolati dall’esempio di questi due “pionieri”, li hanno accompagnati o seguiti sulla strada del pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo, come Enninio Macario, Walter Otiari, Titina De Filippo, il presidente del Consiglio Segni, lo statista Aldo Moro, la grande Inter di Helenio Herrera … tanto per citarne qualcuno. Non sappiamo come si è evoluto, in questi ultimi, il seme della fede ricevuto nell’incontro o negli incontri con il Cappuccino stigmatizzato. Certamente conosciamo un’assicurazione di Padre Pio, che diceva; “Nessuno sale questa montagna, senza aver avuto la sua parte!».
Anche noi, dunque, non vogliamo far mancare ala loro parte” a quanti non solo hanno il diritto di ricevere l’annuncio della Parola di Dio, ma hanno anche la responsabilità di essere strumenti di diffusione di messaggi educativi: con i contenuti espressi dalla loro arte o dalla loro professione, ma anche e soprattutto con l’esempio della loro vita. Tanti, oggi più di ieri, guardano ai personaggi del mondo del cinema, della televisione e dei social come dei modelli. E tanti, più o meno consapevoli della loro capacità di suscitare emulazione, diventano, di fotto, degli queste influencer.
Ecco perché Padre Pio riservava un’attenzione speciale a questa categoria di persone: perché sapeva che in quell’ambito sociale le seduzioni del peccato sono più forti e più irresistibili e perché era consapevole che essi costituiscono, nel bene e nel male, un canale e di comunicazione e, quindi, anche un potenziale veicolo di diffusione del Vangelo. Ed è questo anche il motivo per cui oggi noi, confratelli del Santo, sollecitati dal cammino di fede compiuto da Raffaella Carrà, di cui solo lei e il Signore conoscono le tappe raggiunte, abbiamo deciso di istituire la “Giornata dell’incontro degli artisti con Padre Pio”, che si terrà il 5 settembre di ogni anno a San Giovanni Rotondo per metterci tutti insieme alla scuola spirituale di questo autentico testimone dell’amore di Dio per l’umanità del terzo millennio. Grazie, dunque, a voi ~r essere intervenuti e per aver partecipato a questa liturgia eucaristica domenicale, che ci ha fatto celebrare la Pasqua di Cristo, vita e resurrezione nostra, premio eterno di chi confida e spera in lui. Ci vediamo l’anno prossimo
Padre Pio vi aspetta! Andate in pace!