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25 Apr

La Ferrari alla scoperta del Gargano

31 Dicembre 2020
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Con la sua estetica senza tempo, la Ferrari Roma è la compagna ideale per immergersi nella natura spettacolare del “tacco d’Italia”, una regione ricca di storia e fascino

La Puglia è il tacco dello Stivale e il Gargano, lo sperone settentrionale della regione, si protende scenograficamente nel mare Adriatico.

Dai Fenici del IX secolo a.C. agli antichi Greci, dagli invasori saraceni del XVI secolo ai lontani Normanni, nella storia molti popoli hanno invaso questo promontorio, lasciando un’impronta culturale che conferisce alla regione una dimensione unica e irripetibile.

Non c’è posto migliore da visitare a bordo di una Ferrari Roma, ampiamente riconosciuta come l’emblema di un’estetica incantevole e senza tempo.

Il semplice pontile di legno del piccolo borgo costiero di Rodi Garganico è il nostro punto di partenza. Un uccello marino del genere Diomedea – il cui verso di richiamo secondo il mito locale rievocherebbe il pianto dei soldati dell’antica Grecia per la morte del loro capo Diomede – vola sopra di noi in segno di benvenuto. La prima sosta del viaggio è un cortile residenziale con i tipici muri bianchi a calce, una tecnica che risale agli antichi Fenici.

Verso il paese di Peschici, curve strette e salite ripide mettono alla prova i rapporti inferiori del cambio a otto marce e il volante multi-touch della Ferrari Roma <em>Foto: Giuliano Koren</em>Verso il paese di Peschici, curve strette e salite ripide mettono alla prova i rapporti inferiori del cambio a otto marce e il volante multi-touch della Ferrari Roma Foto: Giuliano Koren

Le curve strette e la ripida salita verso il paese di Peschici mettono alla prova i rapporti inferiori del cambio a otto marce, mentre un tratto di strada a strapiombo sulla costa vulcanica frastagliata richiede l’intervento del manettino a 5 posizioni della Ferrari Roma.

Il coraggio di esplorare le pendici impervie viene ricompensato dallo splendido panorama dei boschi di pini d’Aleppo ognuno dei quali, secondo la leggenda, rappresenta un peccato commesso dai monaci benedettini che li piantarono secoli fa.

Da qui si aprono strade a carreggiata unica dove antichi uliveti avvolgono l’auto da entrambi i lati.

Il paesaggio che emerge da questo abbraccio offre una vista spettacolare sulla spiaggia sabbiosa di Zaiana, un luogo nascosto e incontaminato conosciuto solo dalla gente del posto.

La Ferrari Roma prosegue verso Vieste, una bellissima cittadina medievale che sotto il sole brilla di un bianco abbagliante.

La Ferrari Roma conclude il suo viaggio nell'incantevole Piazza Petrone nella zona della marina piccola di Vieste, cittadina medievale sulla costa adriatica del Gargano <em>Foto: Giuliano Koren</em>La Ferrari Roma conclude il suo viaggio nell’incantevole Piazza Petrone nella zona della marina piccola di Vieste, cittadina medievale sulla costa adriatica del Gargano Foto: Giuliano Koren

Improvvisamente dal crinale della scogliera fa capolino la sorpresa finale, uno splendido esempio di trabucco, un’altra delle peculiarità di questo territorio surreale. Fin dall’antichità queste strutture di legno hanno popolato la ripida costa rocciosa del Gargano. Realizzate con i tronchi di pino d’Aleppo, resistenti all’acqua salata, si aggrappano precariamente alle pareti a strapiombo, permettendo agli esperti pescatori pugliesi di calare le reti nelle acque selvagge dell’Adriatico: una storia di tradizione e passione.

Un finale perfetto per la visita della Ferrari Roma nel Gargano, una terra incantevole che ha accolto una vettura dalla bellezza intramontabile destinata ad arricchire la leggenda Ferrari.

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