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29 Mar

Un Natale “Così celeste” con Yami, feat. Palma Mangiacotti e Matteo Brento.

20 Dicembre 2020
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Di Francesca Papagni

La cantautrice sangiovannese Ylenia Mangiacotti – in arte Yami – torna a dipingere e a colorare di musica e d’arte il panorama locale, ormai quasi del tutto ingrigito della quotidiana monotonìa, accendendolo e incorniciandolo con una preziosa e particolare versione di “Così celeste”, uno dei più famosi brani di Zucchero Fornaciari, del 1995, divenuto negli anni una traccia-simbolo del periodo più amato e scintillante dell’anno, e che ha caratterizzato successivamente numerosi spot natalizi, dalla metà degli anni ’90, per l’appunto, fino ai giorni d’oggi.

Il brano, riadattato sapientemente dalla creatività di Ylenia, si unisce ad un elenco di altre cover, che anticipano l’uscita del nuovo album di Yami, e vede la partecipazione straordinaria della talentuosa pianista sangiovannese Palma Mangiacotti, e della grazia vocale di Matteo Brento (semifinalista di “X Factor Albania” 2015), originario della vicina Monte Sant’Angelo. Una canzone realizzata nelle mura domestiche e a distanza, quasi del tutto autoprodotta da Yami, ad eccezione del mixing & mastering, a cura di Alessandro Di Lascia; con grande passione e dedizione Yami è stata dunque in grado di regalare un pacchetto completo al pubblico: dall’arrangiamento a quattro mani con Palma Mangiacotti, alla registrazione delle voci e degli strumenti; dalle riprese video, al montaggio. I temi portanti della canzone originale sono senza ombra di dubbio la spiritualità religiosa, caratteristica tipica del periodo dell’anno al quale si riferisce (il Natale), l’ineffabilità dell’amore, nell’accezione più alta del suo significato strutturale, e la poesia, senza la quale non esisterebbe “il raccontare”, attraverso la divulgazione e la prosa, quel sentimento sovracitato così unico, nobile, indefinibile, inenarrabile, che accomuna entità effettive e astratte.

Il mondo intero diviene dunque la metafora, fra parole e melodia decantate sapientemente da ogni interprete, di un sole caldo, che si leva al calare della luce naturale. – Le dolci note del brano (rimarcate di tanto in tanto anche da un sintetizzatore finemente armonizzato) e gli accordi della pianista Palma Mangiacotti, così come quelli delicati della chitarra acustica di Ylenia, si mischiano sapientemente ad una celebre melodia natalizia dal sapore antico e nostalgico (Jingle Bells), e si intrecciano con le voci complementari dei bravissimi interpreti (calda, convincente, appassionata e portante la voce di Yami; dolce, prosaica, aggraziata e risolutiva quella di Matteo Brento), che diventano al contempo i contorni del soggetto di questa canzone; si inseguono, si incontrano e poi sfumano, lasciando intendere che si potrebbe trattare della narrazione in musica di un amore sovrumano, al di sopra di ogni dinamica.

Tutto sfocia in un gioco di livelli, che richiamano e parafrasano, fra testo, modulazioni e musica, altri noti brani, e che termina con grande classe con quello iniziale, dove l’amore umano è per l’appunto la metafora del sovracitato amore per il divino.

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