Di Salvatore Sassano
La puzza dilli carivune si mescolava al profumo inebriante del pane appena sfornato!!! Era tutto un fermento.
Questa stradina si trasformava in una chiassosa gioia condivisa!!
Noi ragazzetti eravamo affascinati da quelle donne forzute che portavano in perfetto equilibrio sulla testa delle stranissime tavole con delle cose avvolte in panni!!
Gridavano e con personalità si conquistavano la prima nfurnarta(forse la migliore) e a fatica “lu rocchie” prima e “ciuaulara” dopo riuscivano a contenere delle storiche litigate!!!
Pane,pizza,prupate,scalatedde e taralline erano le delizie che quel forno per decenni ha sfornato e lui,come cantava Mario Pio Cirella,lu ciucce “attaccate alla capazza,attaccate allu chioue” spettatore silenzioso di una storia che non tornerà mai più!!!