“Era un papà per tutti, non un semplice collega”. È così che, i dipendenti comunali di San Giovanni Rotondo, ricordano Leonardo Zoccano, da tutti chiamato affettuosamente Nardino. Oggi, mercoledì 16 dicembre, la città cara a San Pio piange l’ennesima vittima del Covid. Nardino aveva 60 anni; 35 dei quali trascorsi al servizio di palazzo San Francesco.
Era manutentore capo dell’ufficio tecnico. A novembre era andato in ferie. Dopo una decina di giorni ha contratto il virus. Da subito le sue condizioni di salute sono apparse gravissime. Fino al triste epilogo di questa mattina, quando il suo cuore ha smesso di battere nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza.
“Ci rivolgevamo a lui come una specie di pronto soccorso per tutte le emergenze che si possono verificare in una città: un tombino che salta, un marciapiede rotto, una buca da sistemare” – ripercorre il sindaco di San Giovanni Rotondo, Michele Crisetti -. “Andava sempre al di là di quelli che erano i suoi compiti. Era una di quelle persone – prosegue – che fanno del proprio impegno e della propria generosità, il proprio stile di vita”. Nardino lascia due figlie. “Un punto di riferimento per tutti noi” – dicono colleghi e conoscenti -. “Ci lascia un uomo straordinario, un lavoratore infaticabile, un amico che ha messo a disposizione tutto sé stesso conquistando la stima immutata di colleghi e amministratori che si sono seguiti negli anni” – si legge sulla pagina Facebook del comune di San Giovanni Rotondo. “E’ un giorno veramente triste per tutta la comunità” – aggiunge Crisetti -. “A Nardino va dato il merito di aver contribuito a rendere questa città più bella; ma anche di aver rappresentato un esempio di come si serve l’intera popolazione”, conclude Crisetti.
Fonte https://bari.repubblica.it/