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19 Apr

Rocco Augelli ha lasciato un vuoto incolmabile. Barletta, città in cui ha giocato col fratello Paolo, ha deciso di ricordarlo con un quadro

La scomparsa di Rocco Augelli ha lasciato un vuoto incolmabile. Barletta, città in cui ha giocato col fratello Paolo, ha deciso di ricordarlo con un quadro

Il Settembre 2020 del calcio pugliese è stato violentemente scosso dalla prematura morte di Rocco Augelli, 35 anni ed esterno d’attacco. Nel 2018 Rocco militava nel massimo campionato regionale pugliese con la maglia dell’atletico Vieste, quando una chiamata nel Novembre scuote indelebilmente la sua vita: un tumore cerebrale pediatrico rarissimo di alto grado lo costringe a dire addio al rettangolo di gioco, per spostare la sua battaglia su un altro campo e combattere contro il cancro.

Ma ha comunque deciso di non far mancare il suo appoggio alla sua squadra del cuore, quella in cui gioca anche il fratello gemello Paolo, ricoprendo il ruolo di vice-allenatore del San Marco in Lamis. A poco più di un mese dal tragico evento il San Marco in Lamis torna a calcare il prato verde del Manzi-Chiapulin, che nel 2017 aveva ospitato i due fratelli con la maglia del Barletta. E Barletta non si è certamente scordata di Rocco, “La Gazzella del Gargano”, come era stato soprannominato nei suoi anni d’oro a Vieste, anzi, il ricordo è ben vivido nelle menti e nei cuori di tutti, tanto che la GSD Audace, avversaria di giornata del San Marco in Lamis, ha voluto omaggiarlo con un quadro, consegnato da Giuseppe e Vincenzo Lanotte a Paolo Augelli prima dell’inizio della gara.

Il quadro è stato realizzato da un’artista barlettana di nome Angela Ricatti e rappresenta Rocco Augelli in una delle foto più celebri, tanto che sul suo profilo Facebook è ancora la foto di copertina: Rocco indossa la maglia dell’Audace Vieste con tonalità di blu scuro e azzurro a rappresentare lo stretto legame della “Perla del Gargano” con il suo mare, mentre lo stemma dell’Atletico Vieste ed il numero di maglia, ovviamente il 7, come suggerisce la sigla “AR7” che lo rappresenta, sono di colore bianco, al braccio sinistro di Rocco appare anche una fascia da capitano di colore giallo, il tutto con lo sfondo sfumato del prato di un campo da calcio e del cielo azzurro.

Siamo sicuri che il ricordo di Rocco sarà una costante non solo per questa gara, ma per tutte le gare a venire di questa e delle prossime stagioni, perché è sempre stato, al di là dei colori indossati, il simbolo di un calcio pulito, onesto, di un amore sincero per il gioco del calcio, che veniva ampiamente ripagato da qualità tecniche che lo hanno reso per ben tre volte capocannoniere del campionato, ma soprattutto il modello di guerriero che non si è mai arreso davanti a nulla e ha combattuto con le sue forze fino a che ha avuto un briciolo di forza per farlo.

Fonte Barlettaviva

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