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29 Mar

Antonio Cascavilla intervista lo scrittore Enzo Gianmaria

1 Settembre 2020
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di Antonio Cascavilla

 

Abbiamo intervistato Enzo Gianmaria Napolillo autore del libro “Carlo è uscito da solo” e ospite della rassegna “Pagine d’Autore” diretta da Carla Bonfitto.

 

Carlo e Samuele inizialmente erano due amici. Nel 2020, nell’era dei social, qual è il valore principale dell’amicizia?

 

Il valore principale dell’amicizia è il rispetto.

Rispettare i valori di ognuno, dell’amico e soprattutto riconoscere l’amico quando è felice. Invece chi non è più amico è quello che quando ti va bene qualcosa cerca di non essere felice, di metterti il bastone tra le ruote e a Carlo capita questo”.

 

Cosa rappresenta la copertina del suo libro?

 

La copertina è stata un progetto dello studio grafico della Feltrinelli.

È un’immagine stilizzata e astratta che rappresenta un po’ gli elementi portanti della storia.

Al centro c’è una tazzina in cui è contenuto il mare e da qui fuoriesce un delfino che fa riferimento a un episodio dove Carlo e Leda vedono questi delfini e parlano della libertà che questi animali non hanno”.  

 

Come può essere affrontato il tema del bullismo nelle nostre scuole?

 

“Sarebbe bello se in tutte le scuole ci fosse un progetto che inviti i ragazzi a leggere e a mettersi nei panni degli altri. Questo possono provarlo anche gli stessi professori, rivivendo il passato da alunni”.

 

Quanto è importante la lettura per i ragazzi?

 

Un errore che si fa spesso nelle scuole è proprio quello di dare delle letture che non sono adatte al loro percorso e alla loro età.

Quella della lettura è un’attività che richiede un po’ di sforzo ma alla fine restituisce tantissimo in termini di crescita, di consapevolezza delle proprie idee, delle proprie opinioni.

i ragazzi devono immedesimarsi nei personaggi perché quando questo accade vuol dire che non abbandonerà mai più la lettura.

Non esistono ragazzi che dicono non mi piace la lettura, quelli che lo dicono è perché non hanno trovato il libro giusto.

Consiglio ai ragazzi di andare in una libreria e di girare tra i vari scaffali e cercare di scegliere un libro piuttosto che farselo consigliare da qualche altra persona, bisogna sempre consultare più fonti e bisogna essere liberi”.

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