Nelle fase I, lo studio dal nome “Safety and Immunogenicity Study of 2019-nCoV Vaccine (mRNA-1273) for Prophylaxis SARS CoV-2 Infection” (
https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT04368728) era stato progettato per valutare la sicurezza, la reattogenicità (cioè la capacità di indurre effetti collaterali e reazioni indesiderate) e la immunogenicità (indurre risposta immunitaria) del vaccino mRNA-1273 a base di mRNA (RNA messaggero, mostrato nella slide della Moderna Therapeutics) incapsulato con nanoparticelle lipidiche (LNP) in grado di codificare la glicoproteina Spike del SARS-CoV-2 (precisamente per l’antigene S-2P) con conseguente stimolazione della risposta immunitaria da parte dell’uomo.
Esso prevedeva l’arruolamento di 45 persone in buona salute, di entrambi i generi con età compresa fra i 18 ed i 55 anni. Hanno valutato la risposta a tre diversi dosaggi del preparato vaccinale (25, 100 o 250 microgrammi), iniettato per via intramuscolare nel deltoide. La fase II (dopo la Fase I iniziata a Febbraio), testata nel Maggio 2020, è già stata conclusa con ottimi riscontri.
La risposta alla due fasi è stata la seguente: il vaccino prodotto sembra essere sicuro, ben tollerato (con pochissimi effetti collaterali) ed in grado di produrre gran quantità di anticorpi con attività neutralizzante il virus SARS-CoV-2.
D’altra parte, non è ancora del tutto nota l’efficacia di protezione, così come la durata della risposta.
C’è bisogno di procedere alla velocità della luce, come del resto stiamo facendo, su larga scala.