Di Salvatore Sassano
Qui tutti gli abitanti del borgo antico hanno avuto la possibilità di mettere qualcosa in tavola.
Su un quaderno si annotava la loro onestà,la loro schiena dritta davanti alla più brutta delle piaghe,la povertà.
Garante e proprietario un marcantonio di nome Michele “Marcucce”,uomo dalla bontà infinita,dall’aspetto fiero.
Vicina di vita sua moglie Angelina e gli infaticabili figli Mattiuccina e Antonio.
Avevano tutti un unico scopo aiutare chi ne avesse più bisogno!!!Io sono stato testimone/protagonista di quel bisogno sin da bambino,ci sono andato milioni di volte e “ segnavo” sotto il nome di Razialla(mia nonna)e sotto a Razialla decine e decine di altri nomi e nomignoli pronti e puntuali a saldare appena le possibilità lo permettevano per lo più soldi che arrivavano dal nord e dal nord Europa!!
Una storia di altri tempi,fatta di grandi sacrifici da entrambi le parti,di grandi donne avvolte dallu sciarpone che dal mondo migliore ringraziano questo pezzo tra i più importanti della storia di “sangiuanne vecchie”!!!!
A breve calerà il sipario e saremo tutti più poveri!!
Grazie da quel bambino che come “resto”aspettava dalle mani di Mattiuccina “li mom e li tom”!!!