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24 Nov

“Non sei solo- Pronto supporto”

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REAZIONI EMOTIVE E STRESS NEI BAMBINI AI TEMPI DEL COVID-19

A cura di : Adelaide Clara Capuano

E’ normale sentirsi tristi, stressati, confusi o spaventati in questo periodo. E’ normale per gli adulti quanto per i bambini che possono reagire al COVID-19 in diversi modi

Lo stress rappresenta un rischio per la salute degli individui di tutte le età e i bambini non sono al riparo dai suoi effetti così come non lo sono gli adulti.

Gli stimoli esterni e gli agenti stressanti possono essere numerosi e di certo il COVID-19 si aggiunge a questi.

Spesso siamo portati a pensare che i bambini non siano in grado di capire le situazioni in quanto, appunto, bambini. In realtà – e questo soprattutto per i bambini di oggi, “i bambini 3.0” – essi sono perfettamente in grado di comprendere le situazioni e, quindi, sono in grado anche di capire il periodo di cambiamento e di difficoltà al quale tutti siamo sottoposti a causa del Coronavirus.

Fornisci, quindi, fatti su ciò che sta accadendo, spiega cos’è che sta cambiando le abitudini di tutti noi – loro inclusi – e fornisci loro informazioni chiare su come ridurre il rischio di essere contagiati dalla malattia con parole che possono capire a seconda della loro età – parole semplici, chiare, dirette. Occorre fare tutto ciò non con toni allarmanti, ma in toni tranquillizzanti, rassicuranti così da trasmettere la nostra tranquillità a loro. Fatto ciò rispondi alle loro reazioni appoggiandoli, ascolta le loro preoccupazioni e dai loro più amore e attenzione – anche più del solito se necessario. In momenti difficili ognuno di noi ha bisogno di sentirsi amato e accolto dalle persone che più ci sono vicine, lo stesso accade ai bambini che saranno in grado di farci capire le loro necessità affettive ed emotive. Occorre dunque contenere il più possibile il Distress (stress con effetti negativi a livello fisico e psicologico) anche con la semplice attività di gioco

Ciò non esclude che il bambino possa sentirsi comunque sotto pressione per la situazione attuale e che possa manifestare il proprio stress in diversi modi come, per esempio, essere maggiormente insistenti, ansiosi, arrendevoli, arrabbiati, oppure essere agitati, bagnare il letto ecc. Per quanto possano comprendere la situazione attuale, i bambini non hanno ancora le capacità cognitive di un adulto quindi spesso faranno fatica ad esprimere a parole ciò che pensano, quello che sentono, e quindi, per far capire all’adulto la propria situazione di difficoltà, potrebbero mettere in atto dei comportamenti differenti. Fondamentale è dunque l’interazione tra il bambino e l’ambiente circostante, tra il bambino e l’adulto, al fine di iniziare ad incrementare le strategie di coping e di rassicurare il bambino vulnerabile. Lo stress da Coronavirus come l’esistenza del virus stesso nel mondo, infatti, non può essere evitato e quindi occorre imparare a far fronte ad esso, a spronare meccanismi di adattamento e di flessibilità nel risolvere i problemi accettando anche di non riuscire. Occorre iniziare a potenziare, dunque, con l’aiuto di chi si prende cura dei bambini, le zone cerebrali fondamentali per il ragionamento, la pianificazione e la risoluzione dei problemi e per regolare le emozioni e l’attenzione. Capacità utili per il futuro adulto che diventerà.

Qualora si avessero maggiori difficoltà nella gestione del “bambino stressato” rivolgersi ad uno psicologo per ottenere supporto e sostegno.

( questo nella parte finale)I professionisti del servizio “Non sei solo- Pronto Supporto” ti invitano a contattare il numero

389-1740707 o mandare una mail all’indirizzo: aiutopsicologicocovid19@gmail.com.

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