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21 Nov

L’impresa della sangiovannese Carmela Vergura al tempo del COVID-19

La mia maratona al tempo del COVID-19!

L’idea è nata da un’iniziativa di ALTRA RUNNING e di solidarietà a favore del Banco Alimentare, per dare un sostegno a coloro che in questo periodo sono in difficoltà.

Con una donazione libera mi sono iscritta alla #virtual42.

Ogni persona iscritta poteva scegliere: 42 piani di scale,  42 push-up, 42 km di camminata in casa, 42 km di corsa sul treadmill, 42 salti alla corda, 42 minuti di ginnastica, 42 km sui rulli, 42 salti, l’importante era arrivare al numero 42 km, come i km della maratona di Milano che si sarebbe dovuta svolgere proprio il 5 aprile, in quel di Milano.

#Virtual42 è stato una challenge sportiva virtuale,  che ha attivatocentinaia di persone in tutta Italia, nelle proprie case secondo le regole del periodo che stiamo vivendo.

Per la sottoscritta è stata una sorta di sfida del criceto. L’occasione per allenare la testa, capire anche che cosa provano le persone che competono in gare a circuito di 1 km, per 12 o 24 ore.

Quindi mi sono inventata un giro di 110 metri da ripetere 383 volte di seguito, per un totale di 42 km, ovvero la distanza maratona.

Il percorso: partenza dalla porta di casa, 20 metri di autobloccanti, 30 metri di corridoio tunnel dei garage, 10 metri di rampa, 50 metri di prato. Totale 110 metri.

Domanda della sottoscritta alle sue gambe: riuscirà la matta a girare come un criceto per 383 volte su un percorso di 110 metri, considerando che è più di un mese che non corre, cioè dallo stop causato dal covid19?

In questo periodo di #stiamoacasa, il TRAINING della sottoscritta è stato quello di fare tutte attività a corpo libero in casa.

Cardio fit, functional fit, tabata, circuiti aerobici, pilates, scatti sulla rampa di 10 metri, allenamenti con i pesi, carichi di squatsulle gambe, addominali e andando avanti di questo passo… per 2 o 3 ore al giorno. Risultato: ho allenato molto bene cuore e apparato muscolo scheletrico.

Infatti! Da vecchia saggia dello sport, il traguardo dei 42 km è stato raggiunto in 6 ore e 16 di corsa e camminata continua,girando 383 volte.

La testa, la parte più delicata,  ha fatto la sua parte! Mentalmente dovevo tenere la concentrazione per 383 giri, nonostante una crisi dal duecentesimo al trecentesimo giro, quando i miei vicini (tifosi incuriositi che guardavano dai balconi), erano intenti a mangiare per pranzo.

Per segnare i giri, mio marito aveva preparato un pannello con 4 fogli in A4, da 1 a 100, da 101 a 200, da 201 a 300, da 301 a 383. Ogni volta che passavo davanti al pannello segnavo il giro completato.

Ora d’inizio alle 9.00 del mattino, con un bel lenzuolo-striscione dei vicini a me dedicato: #andràtuttobene, forza Carmela!

Mia figlia Elisa che mi ha disegnato un bellissimo e significativo pettorale #stopcovid-19.

Sono convinta che aver fatto una maratona in questo periodo di stop forzato è stato coraggioso, un misto di pazzia, una dose di buona volontà.

Aver allenato il corpo tutti i giorni, costantemente, con carichi progressivi, con lavori diversificati, sempre con un buon riscaldamento iniziale, una parte centrale del lavoro sempre con finalità allenanti dei vari apparati, un buon lavoro grazie al pilatese allo yoga, hanno dimostrato che non c’è bisogno di uscire a correre a tutti i costi o fare delle lunghe passeggiate e rischiare multe salate.

Io non ho sfidato nessuno se non me stessa, sicuramente usciremo da questo periodo con la testa cambiata e con abitudini diverse.

Del covid19 ci ricorderemo anche di cose che mai avremmo pensato di fare: come la maratona da criceto e le gare virtuali on line!

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