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23 Nov

Un giorno… parlando col virus Covid-19

Un giorno mi misi a parlare solo soletto con un amico immaginario.
Ogni tanto parlo da solo con la cucina, con lo scolapiatti, con l’armadio o con le sedie a cui spesso chiedo consigli o suggerimenti.
Giorni fa pensando al nostro nemico invisibile chiamato Cov id 19
Da poco apparso sul pianeta almeno per noi miseri mortali
Ho pensato di dargli confidenza
E gli ho detto che la nostra società è ancora ingiusta ma ho decantato le lodi del mio paese dove c’è democrazia
Libertà di pensiero e di espressione
Ma a conclusione del mio discorso lui si è detto stupito che ancor si combatteva per le ingiustizie sociali che nonostante tante tasse pagate, strapagate e ripagate
Il bilancio fosse ancora passivo e che esistevano ancora le guerre, i soldati,
I droni,  le armi nucleari , quelle chimiche e batteriologiche.
E ancor si meraviglio’
Che c’era ancora violenza
E non confronto discussione e dialogo.
Io, spiazzata da tanta saggezza, gli dissi quali erano invece i suoi obbiettivi
Visto che faceva vittime ad ogni sua comparsa
E lui candidamente mi rispose che non lo sapeva perché così agiva… E scappò via veloce come impavido destriero
Per lui non c ‘erano né la vita né la morte
In lui viveva uno stato di totale indifferenza e di assenza di passioni
Lui passava, infettava e andava via… o moriva o uccideva non c’ era scelta
Nulla cambiava nel suo vagare millenario
Cambiando costume
Restava lì nell’ universo
Senza un perché
Non c ‘erano perché nella sua vita, per noi cosa cosi strana
E dopo le mie stringenti motivazioni lui mi rispose che tutto ruota sulla economia e che noi umani siam pupi, che vengon mossi da  avidi pupari
Che uccidono imperterriti senza esser mai  accusati.
Che inducono noi stessi ad un suicidio atteso
Ad una corsa senza fine e senza vincitori.
Lui si muove veloce, più veloce di noi, perché non ha emozioni.
Dunque diss’io -tu sei invincibile allora? –
Si giro’verso di me e mi rispose:
“Nessuno lo è caro mio, nessuno è invincibile.
Tu disegna un filo rosso
intorno a te e molte delle cose ch’eran tue le riconquisterai.
Disegna un filo rosso d’amore a casa tua: lì sarai più forte di me perché io lì non potrò mai entrare”.

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