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L’olio del Gargano pluripremiato a Milano nella rassegna Olio Officina.

12 Febbraio 2020
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L’olio del Gargano pluripremiato a Milano nella rassegna Olio Officina.

Qualità, design e territorio nel lavoro dell’azienda Biorussi gestita da due giovani di Carpino.

Si è conclusa sabato 8 Febbraio la nona edizione di OlioOfficina Festival, la kermesse ideata da Luigi Caricato che gira intorno al mondo degli oli da oliva e ai condimenti, tenutasi a Milano presso Palazzo delle Stelline.
Per il secondo anno consecutivo Biorussi, storica azienda olivicola di Carpino, è tra i protagonisti dell’evento portando a casa ben quattro riconoscimenti.

Due sono stati i premi assegnati per gli oli aromatizzati ai profumi del Gargano, linea nata dall’unione dell’extravergine di ogliarola garganica con gli estratti naturali ottenuti dai profumi delle essenze del Gargano, gli unici aromatizzati pugliesi classificati nella “categoria aromatizzati”.
Per il concorso “Le forme dell’olio” sono arrivati, invece, il premio “oli da viaggio” riservato alle linee che non superano i 100 ml, e due menzioni d’onore: una per l’extravergine Marì, la linea di ceramica dedicata alla novantottenne nonna Maria e una per l’extravergine Macchia Rotonda, la new entry in casa Biorussi dall’impronta fortemente innovativa rispetto all’attuale proposta di bottiglie di olio.
– Questo ci fa onore e ci riempie di orgoglio – dice Maria Giulia Russi, titolare della Biorussi – dimostrando che seguire le proprie idee con passione porta ai risultati; non ci aspettavamo quattro riconoscimenti ed è importate per noi viste le nuove proposte che stiamo lanciando sul mercato. Le linee di olio con cui abbiamo partecipato sono il risultato di restyling totale del packaging e del logo aziendale curato da “Ddum Studio” di San Marco in Lamis, giovane studio creativo che ha percepito e captato dal primo istante la nostra filosofia aziendale e il forte legame che abbiamo con il territorio. La nostra azienda a conduzione famigliare si avvale di circa 60 ettari di ulivi, pratichiamo l’agricoltura biologica da circa trent’anni e questo significa applicare maggior impegno e sacrifici rispetto a quella che può essere una produzione non bio. In questo modo garantiamo al consumatore un’elevata qualità del prodotto seguendo con cura ogni fase della lavorazione e della trasformazione; il successo a Milano ci ha incoraggiato tanto e ci spinge a fare sempre di più e meglio perché gli sforzi per ottenere la qualità vengo ripagati.
L’azienda Biorussi crede nell’importanza di curare l’immagine, stare al passo con la richiesta di un consumatore sempre più esigente e consapevole, ma è altrettanto importante valorizzare il territorio attraverso i propri prodotti – racconta Maria Giulia Russi – , tant’è che l’azienda da dieci anni organizza ad agosto nella propria location un evento mirato a promuovere l’artigianato e i prodotti del territorio attraendo l’attenzione dei turisti regalando loro l’emozioni, i sapori e i profumi del territorio garganico infatti da qui il nome “I sapori dell’arte” -.
Sul palco di Olio Officina anche il racconto delle radici dell’azienda, il paese di Carpino ricordato nella bottiglia di ceramica Marì realizzate dal maestro artigiano Paolo D’Aniello di Terlizzi con il “fiore della vita”, simbolo medievale presente spesso sulle antiche pietre del centro storico del borgo garganico.
Il potenziale del nostro territorio è tanto ma serve più entusiasmo e apertura all’innovazione da parte dei giovani, voglia di collaborare – afferm Domenico Russi. – Carpino basa la sua economia sull’agricoltura e noi vogliamo lanciare il segnale che qui le possibilità di crescere ci sono e speriamo che questo sia di incoraggiamento ai tanti giovani che emigrano in cerca di lavoro -.

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