Vi presentiamo ARM MOTUS M2!
Un robot per la riabilitazione dell’arto superiore che può essere applicato in caso di disordini neurologici e muscoloscheletrici. Può essere utilizzato con paziente seduto o in piedi e ha diverse modalità d’utilizzo: modalità passiva, attiva, assistita e resistiva. E’ provvisto di un sistema di reportistica utile per raccogliere dati oggettivi durante il percorso riabilitativo tenendo monitorati i progressi del paziente.
Il dispositivo M2 sarà, infatti, disponibile per il trattamento di pazienti con esiti di stroke, lesione midollare, sclerosi multipla, parkinson, gravi cerebrolesioni acquisite grazie a Progettiamo Autonomia Robotics che ha scelto la nostra Fondazione per testare questa tecnologia consegnandolo al Presidio di eccellenza “Gli Angeli di Padre Pio”, M2, Arm Motus di Fourier Intelligence.
L’M2 è prodotto da Fourier Intelligence, un’azienda Cinese che nasce con lo scopo di progettare e sviluppare tecnologia robotica nel campo della riabilitazione e disabilità. In poco più di tre anni hanno progettato e prodotto una decina di dispositivi ampliandosi in modo esponenziale. Ad oggi collaborano con partner nazionali ed internazionali per condividere idee ed esperienze con il fine di sviluppare prodotti adatti a mercati ed esigenze diverse. Questi sono università, centri di ricerca ed ospedali tra i più noti e prestigiosi in tutto il mondo: Shirley Ryan, MIT, Barrow neurological institute, ETH, Imperial College of London, University of Melbourne, Hobbs Rehabilitation e molti altri.
Progettiamo Autonomia Robotics, coinvolta dall’entusiasmo di un’azienda così innovativa e propositiva, ha deciso di portarla in Italia con l’intento di sviluppare insieme ai centri di riferimento italiani proposte migliorative per sviluppare sistemi per la riabilitazione performanti ed adatti all’utilizzo clinico e domestico.
La nostra organizzazione continua ad essere un passo avanti in Italia nel campo delle tencologie riabilitative. Siamo uno dei due centri in Italia scelti per un progetto di collaborazione che durerà due mesi durante i quali metteremo a disposizione la nostra esperienza e le competenze del nostro team. Questo è un bell’esempio di collaborazione tra ingegneria e clinica : solo in questo modo è possibile assecondare l’innovazione tecnologica per portare progresso.