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21 Nov

Domenica 27 ottobre torna l’ora solare

L’orologio interno che comanda l’addormentamento e il risveglio, l’aumento  e la diminuzione della temperatura corporea  e della pressione sanguigna, l’attività ritmica del cuore e degli altri organi, si regola soprattutto sulla base dell’alternarsi dei periodi di luce  e di buio scanditi dal giorno e dalla notte. Ma, per quanto preciso,  l’orologio biologico non è abbastanza veloce  negli aggiustamenti.

Così, se ci vuole un attimo per adeguarsi all’ora legale o ad un nuovo fuso orario, spostando semplicemente le lancette dei nostri orologi meccanici,  all’organismo serve invece qualche giorno  per “riprogrammare” tutte “le sveglie”: l’ora dei pasti, quella del sonno, quella della resa fisica e intellettuale.

E’ normale quindi che  i ritmi del sonno, dell’appetito e delle capacità psicofisiche vengano  temporaneamente sconvolti. Nella maggior parte delle persone i fastidi sono di breve durata e di lieve entità mentre altre, come gli ansiosi e i depressi, fanno più fatica a  sincronizzare il proprio orologio interno.

 

Ritorno l’ora solare. Gli effetti sulle nostre attività quotidiane

Con il cambio di ora legale autunnale, in pratica si va a dormire un’ora prima e quindi si incontra una certa difficoltà a addormentarsi perché, anche se la sveglia  dice che è ora di dormire, corpo e mente in realtà sono ancora ben svegli, una situazione che danneggia in particolar modo coloro che già soffrono di insonnia.

In compenso dormiremo fino ad un’ora più tarda al mattino.

Chi è poi è abituato ad andare al bagno ad orari precisi,  può accusare anche qualche irregolarità intestinale e, se si mangia sempre alla solita ora, può capitare di andare a tavola con scarso appetito,  non essendo ancora scattato a pieno il segnale di fame.

Un consiglio: per una settimana, ritardare di mezz’ora, rispetto al nuovo orario, l’ora dei pasti e, in pari misura, quella del riposo notturno.

Fonte Articolo: Col. Mario Giuliacci

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