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29 Mar

Auguri a padre Marciano Morra, 90 anni nel segno di Padre Pio

16 Febbraio 2019
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Padre Marciano Morra, 90 anni oggi, è stato amico di Padre Pio e suo confratello nel convento dei cappuccini di San Giovanni Rotondo.

Padre Marciano, famoso in tutto il mondo per il suo impegno nei Gruppi di Preghiera, incontra Padre Pio al tempo della guerra: mancavano la luce elettrica, il cibo, i treni. Finito il ginnasio, doveva passare a Morcone per il noviziato, e il suo superiore gli propone di andare prima a San Giovanni Rotondo e conoscere Padre Pio: “Lo abbiamo raggiunto con mezzi di fortuna: un camion americano, con un tendone sotto il quale si sentiva il gas del tubo di scappamento”. Entrato nel convento, l’incontro con Padre Pio è nel corridoio:

“Mentre stavamo parlando, passa l’economo e Padre Pio gli dice: ‘Mi raccomando, falli mangiare bene, questa è carne da crescere!’. La concretezza, prima di tutto. Padre Pio alzava la voce, gridava, negava l’assoluzione: è tutto vero, ma non era matto!”.

Ci vogliono le motivazioni, sottolinea padre Marciano, che le spiega con un aneddoto: “Bisogna distinguere tra Padre Pio in Chiesa e Padre Pio negli altri luoghi all’interno del convento. In chiesa facilmente alzava la voce. La chiesa era riservata alle donne, la sagrestia agli uomini. Dalla porta della sagrestia, dove stavano gli uomini, doveva attraversare il centro per arrivare in fondo alla chiesa, dove c’erano le donne, che lungo il tragitto gli si accalcavano intorno, alcune di loro con le forbici, per tagliuzzare un lembo della veste. Padre Pio aveva paura che gli calpestassero i piedi, e urlava: ‘Questo è fanatismo, siete pagani!’”. “Quando si accorgeva di aver esagerato, correva subito ai ripari”, testimonia padre Marciano raccontando di quel giorno in cui Padre Pio perse la pazienza con padre Tarcisio, un frate mingherlino che – a turno con i suoi confratelli – era stato incaricato dal superiore di proteggere il frate di Pietrelcina mentre percorreva il suo consueto tragitto: “Non sei bono a niente!”, l’esclamazione mentre il povero fraticello veniva sballottato dalla folla. “Veditela tu”, la reazione del malcapitato. Subito dopo, però, finite le confessioni Padre Pio è andato in sagrestia per chiedere scusa a padre Tarcisio: “Non te la prendere, mi è scappato!”. E dalla scatola della Magnesia San Pellegrino ha tirato fuori il tabacco da fiuto – “la pizzicata” – per fargliene omaggio.

«Padre Pio teneva le mani sempre coperte dai mezzi guanti anche perché un ordine del Sant’Uffizio gli proibiva di mostrare le ferite. Li toglieva solo quando celebrava la Messa e allora era possibile vedere le piaghe. Servirgli Messa perciò era un compito ambito perché si era vicini a un grande mistero. In più, tornato in sagrestia, il Padre faceva baciare le mani, sempre senza guanti, ai due che erano stati con lui sull’altare. In quel momento potevo vedere bene le ferite che aveva sul palmo. Posso testimoniare che erano veri e propri buchi che trapassavano le mani da parte a parte. Il vero miracolo delle stimmate però non sta tanto nella loro presenza e nel fatto che padre Pio le abbia portate per cinquant’anni ma nel fatto che poi sono scomparse. Per ordine del Vaticano, le piaghe erano state esaminate diverse volte da medici. Alcuni avevano dichiarato l’inspiegabilità della loro natura, altri invece le avevano giudicate un imbroglio affermando che padre Pio se le procurava da solo usando degli acidi. Con la loro scomparsa però, nessuno ha più potuto dire nulla. Come è possibile infatti che una piaga, a prescindere da come si sia formata, scompaia senza lasciare neppure una piccola cicatrice? Questo è il vero miracolo che testimonia la veridicità delle stimmate».

«Qui in sagrestia ho veduto Padre Pio compiere un prodigio, guarendo il mio papà che era molto malato», continua padre Marciano. «Aveva un tumore ai polmoni e i medici gli avevano dato poco da vivere. Padre Pio lo guardò fisso, poi lo prese per il bavero della giacca e con l’altra mano iniziò a tirargli dei pugni sul petto dicendo: “E chi te l’ha detto che tu stai malato? Tu stai bene! Stai bene!”. E subito dopo: “Ora ti saluto. Arrivederci!” Disse proprio così: “Arrivederci”. Non capii subito cosa voleva dire ma lo compresi in seguito. Il mio papà aveva i giorni contati e invece guarì e incontrò ancora padre Pio. Ci lasciò quindici anni dopo per un’altra malattia».

Padre Marciano ricorda un altro episodio importante: «Ero presente anche quando padre Pio fu miracolato dalla Madonna. Era il 1959. Quell’anno era stata portata in Italia la statua pellegrina della Madonna di Fatima che girava le diocesi delle più importanti città. Per interessamento del cardinale Giacomo Lercaro, arcivescovo di Bologna, amico di padre Pio, si fece in modo che la statua fosse portata per due giorni anche a San Giovanni Rotondo. Però padre Pio era a letto da quattro mesi. Aveva un tumore ai polmoni e si diceva che stesse per morire. Lo portammo di peso in chiesa, dove era stata sistemata la statua della Madonna. Lì si fermò in preghiera, baciò l’immagine della Vergine e le pose tra le mani una coroncina del Rosario. Poi si fece portare alla ‘nestra per vedere l’elicottero che partiva con la statua. Era stato deciso, infatti, che l’elicottero sarebbe andato via dopo aver fatto tre giri sopra Casa Sollievo della Sofferenza, l’ospedale fondato da padre Pio. Quando lui vide il velivolo che si allontava, disse: “Madonnina, sei venuta in Italia e io ero ammalato. Ora te ne vai e mi lasci ancora ammalato”. Poi, improvvisamente fu come se fosse stato attraversato da una scossa. Ero a pochi metri da lui e lo vidi tremare. Si girò e gridò: “Ma io sto bene. Sto bene. Andiamo a confessare”. Ovviamente gli fu impedito di andare in confessionale e venne riportato nella sua cella. Ma il giorno dopo riprese la vita di sempre. Era perfettamente guarito».

 

Link articolo originale: http://www.famigliacristiana.it/articolo/i-miei-20-anni-accanto-a-padre-pio.aspx

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