Di Domenico Perna
“Subito in svantaggio i rossoneri, trovano le energie giuste e ribaltano la gara nella ripresa”
Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Il Foggia coglie nel posticipo del turno infrasettimanale un successo molto importante che oltre ad una buona dose di fiducia per il prosieguo, avvicina i rossoneri a sole due lunghezze dall’azzeramento totale della penalizzazione di otto punti inflitta ad inizio campionato, in attesa che il terzo grado di giudizio si pronunci sul ricorso ottemperato dalla società in settimana, con la speranza di riavere in classifica almeno un paio di punti.
Si chiedeva qualcosa in più alla squadra e all’allenatore, che stravolge l’undici titolare di Pescara, schierando Gerbo, Busellato e Galano al posto rispettivamente di Zambelli, Agnelli e Chiaretti. Oggettivamente l’innesto di questi uomini ha dato quel qualcosa in più al Foggia, soprattutto in fase di costruzione del gioco, nonostante siano ancora palesi le difficoltà degli attaccanti rossoneri negli ultimi venti metri.
LA PARTITA Nonostante l’epilogo sia stato quello sperato, l’inizio della serata è stato tutt’altro che facile per i satanelli, poiché il Padova di Pierpaolo Bisoli, avversario arcigno e grintoso proprio come il carattere del tecnico romagnolo, non ha avuto alcuna intenzione di fare la vittima sacrificale, dando filo da torcere ai rossoneri sin dalle prime battute. Ed infatti sugli sviluppi di una trama offensiva articolata abilmente sul versante sinistro, i bianco scudati si portano in vantaggio all’8’ con un colpo di testa chirurgico di Mazzocco che sfrutta alla grande il perfetto traversone di Contessa. La reazione dei rossoneri arriva veemente, con un Kragl in grande spolvero murato però da un ottimo Merelli che si oppone prima su un tiro al volo di sinistro del tedesco, e poi su un colpo di testa a distanza ravvicinatasempre dell’esterno sinistro rossonero. Il passivo e la porta stregata non spaventano il Foggia che continua a costruire gioco grazie all’ottima prestazione del centrocampo, che con gli innesti di Busellato e Gerbo guadagna moltissimo in termini di qualità. Male invece ancora una volta Mazzeo, nella prima frazione abulico e irritante, molto meglio invece Galano che giocando in una posizione non sua, ha dato man forte agli inserimenti dei centrocampisti lanciati negli spazi.
Nella seconda frazione il Foggia ha continuato il lavoro fatto nel primo tempo, e nei primi minuti riesce anche a pareggiare con Camporese, sugli sviluppi di un calcio di punizione calciato splendidamente da Kragl, ma il primo assistente segnala un dubbio fuorigioco al direttore di gara che annulla la rete del centrale rossonero. Non si perde d’animo la squadra di Grassadonia, sospinta da uno stadio infuocato, e al minuto 62’ il Foggia sfonda finalmente il pullman padovano parcheggiato sulla linea di porta. Il solito Kragl direttamente da calcio di punizione, spara un missile che trova impreparato Merelli, il quale posiziona male le braccia in presa bassa e compie la più classica delle papere: palla in rete ed esplode lo Zaccheria. Il Padova, nonostante la girandola di cambi e gli innesti di uomini esperti come Nico Pulzetti, vecchia conoscenza della Serie A, non punge assolutamente il pacchetto difensivo dei pugliesi che quest’oggi vede ancora la presenza in campo di capitan Loiacono a discapito di Tonucci. Se sulla sponda veneta le sostituzioni non portano frutti, ai padroni di casa invece la storia è molto diversa, poiché Cicerelli, al minuto 82, subentrato a Busellato ad inizio ripresa, raccoglie un pallone respinto dalla difesa padovana a ridosso del vertice destro dell’area di rigore, e calcia di collo esterno un pallone telecomandato all’angolo basso alla destra di Merelli che non può nulla sulla conclusione del ragazzo di San Giovanni Rotondo. Foggia in vantaggio e boato dello Zaccheria. E’ l‘ultimo sussulto di una gara ben disputata soprattutto dal Foggia, nonostante una situazione molto difficile che avrebbe condizionato anche la più forte delle squadre. I ragazzi di Grassadonia, dall’alto della loro esperienza e della loro qualità, hanno invece saputo trasformare il dramma sportivo, in energie positive che hanno permesso alla fine di raggiungere l’obbiettivo.
SPUNTI L’impatto di Cicerelli con la gara è stato devastante. Il goal è di pregevole fattura, otto su dieci spediscono quel pallone in curva, invece lui con grande coordinazione è riuscito a siglare una grande rete. Carraro, surclassato dalle critiche in settimana, è cresciuto nel corso della gara insieme a tutta la squadra; un primo tempo timido, nascosto tra le linee e poco cercato dai compagni, si è alternato ad una seconda frazione giocata a buoni ritmi, con qualche, seppur rara verticalizzazione, che ha creato buoni spazi per gli inserimenti dei compagni, nonostante Mazzeo spesso e volentieri si è dimostrato impreciso nelle sponde. Malissimo invece Bizzarri, ancora distratto e imbarazzante nell’episodio del calcio di punizione a due concesso al Padova e calciato sulla barriera dell’ex Sarno, salutato dai suoi vecchi supporter con applausi scroscianti al momento della sostituzione, segno di maturità di una tifoseria che oggi ha recitato un ruolo da protagonista assoluto.
BENEVENTO In terra sannita il Foggia disputerà la sua prossima gara. Una trasferta molto difficile contro la corazzata del campionato, che martedì ha espugnato Cittadella con una prova quadrata e di carattere. Insieme a Verona, Pescara e Cremonese la “Strega” è ancora imbattuta in questo campionato, e violare il Ciro Vigorito di Benevento sarà una ‘mission impossible’ per i satanelli, che però hanno il dovere di provare a farlo, potendo contare anche sul recupero di Luca Rizzo, giocatore esperto che l’anno scorso ha vestito le maglie di Spal e Atalanta. Venti minuti per lui contro il Padova, un modo per ritrovare il campo, in attesa della forma migliore con un occhio anche al recupero di Pietro Iemmello.