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25 Apr

Anche l’artista Sangiovannese Graziapia Cocomazzi sarà presente, con alcune sue opere, alla mostra “DIOMEDES”

La mostra, giunta quest’anno alla sua 9^ edizione, si svolgerà in contemporanea ai festeggiamenti in onore di Maria SS di Siponto, sarà dedicata alla sacra icona della Vergine, con la partecipazione di grandi maestri e di talenti emergenti già forti di esperienze espositive nazionali ed internazionali.

La mostra sarà inaugurata sabato 25 agosto 2018, alle ore 18.30, nel chiostro di Palazzo San Domenico. Resterà aperta e fruibile ai visitatori fino al 1° settembre, tutti i giorni, dalle ore 19 alle 23.

La devozione alla Madonna è nel cuore di ogni cristiano e ne sono testimoni le numerose chiese, le statue e i dipinti a lei dedicati. La gente vuole avvertire la sua confortante presenza nella vita di tutti i giorni ed è per questo che in passato ha edificato nei crocicchi delle strade, agli angoli delle case, nelle campagne, nei vari quartieri dei paesi e delle città, edicole votive dove è stata rappresentata la figura di Maria che veglia sui suoi figli.

Ben venti i partecipanti provenienti da ogni parte d’Italia che con le proprie tele e con tecniche diverse hanno dato forma ad opere di gran pregio con pennellate di passione per la pittura e di fede verso la Santa Vergine.

Tra loro: Antonio Altieri, artista campano amante dei paesaggi, vincitore di vari premi come il Premio Magaris a Capri nel 1992, il Premio di Salsomaggiore Terme nel 1997 e nel 2002 il Premio di Arte Sacra di Sora e di San Garardo Majella Materdomini, le sue opere figurano in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero; il toscano Riccardo Antonelli, la cui opera è stata commentata da Achille Bonito Oliva, che ha descritto efficacemente il carattere della sua ricerca artistica ponendo l’uomo al centro della sua tela, con un’aria indagatoria e giudicatrice contro i vezzi della società attuale ed il nichilismo di cui siamo tutti imbevuti;

l’artista Sangiovannese Graziapia Cocomazzi, che mette in evidenza un tocco pulito ed elegante e nel contempo un tratto deciso e incisivo nella sua espressione realistica, con una predilezione dei colori ad olio e un’originale creatività espressiva;

il pittore figlio d’arte (in tutti i sensi) Maurizio Rapiti di Città di Castello (PG), innamorato del blu, le cui pennellate sapienti catturano l’attenzione per l’assoluto realismo delle pennellate costellato di simboli che rimandano all’esperienza surrealista di pittori come Magritte; la tarantina Carmen Manco, che lo scorso anno oltre ad essersi aggiudicata ilprimo posto nell’edizione numero otto della collettiva Diomedes, ha ricevuto il Premio Arte Milano dal critico Vittorio Sgarbi.

E ancora: Michela Cassa di Manfredonia, Antonio Civitarese di Canosa Sannita (CH), Donata Del Giudice di Foggia, Ercole Fortebraccio di Vibo Valentia, Costantino Gatti di Lucera (FG), Marino Guerra di Rovigo, Domenico Ingino di Serino (AV), Michele Loconsole di Bari, Gianni Maglio di Mercogliano (AV), , Carmine A. Mazziale di Campobasso, Giustino Novelli di Chieti, Marco Pace di Teramo, Giuseppe Pelosi di Avellino, Lucia Torelli di Bari, Alberto Silvestris di Acquaviva delle Fonti (BA).

 

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