Nel pomeriggio di sabato 26 maggio, presso il parco artistico ambientale Il Sentiero dell’Anima, a pochi chilometri da San Nicandro Garganico, ha avuto luogo la manifestazione conclusiva che ha premiato i partecipanti alla XIV edizione di questo concorso nazionale di poesia, indetto dalle Edizioni del Rosone, dal Centro culturale Il Sentiero dell’Anima con la collaborazione del FAI, delegazione FAI di Foggia, Fondazione Monti Uniti di Foggia e Fondazione Angelo e Pasquale Soccio. Notevole è stata l’affluenza di pubblico giunto, molti i ragazzi presenti, accompagnati da tanti insegnanti e genitori. Anche quest’anno il certamen ha proposto un tema a cui i partecipanti potevano liberamente aderire e prendere ispirazione: Legalità e Territorio. Questo tema è stato scelto in seguito al barbaro assassinio di mafia dei fratelli Luigi ed Aurelio Luciani, avvenuto il 9 agosto del 2017 presso lo scalo ferroviario abbandonato di San Marco in Lamis.
Presente alla premiazione anche il primo cittadino di San Marco in Lamis, il dottor Michele Merla, il quale ha sottolineato il ruolo della cultura, dell’ambiente e della memoria all’interno delle nostre comunità ferite da tale barbaria. I testi, esaminati attentamente dalla giuria, hanno riflettuto ed analizzato nei versi, sia il drammatico episodio, sia l’ampio argomento che verte sulla giustizia, sulle legalità, sull’onestà. La lettura dei componimenti ha posto tanti interrogativi e molteplici spunti di riflessione. Ha colpito, principalmente, la presenza di tanti ragazzi giovanissimi: ognuno, emozionatissimo, ha declamato la propria opera e si è messo in gioco su tematiche molto complesse. La profondità significante e la capacità ideativa hanno sorpreso e impressionato positivamente la platea. Sul gradino più alto del podio, parimerito: la classe I B dell’I.C. Giovanni XXIII di Monte Sant’Angelo, in particolare le alunne Angela Azzale, Carmen Miucci, Maria Antonietta Totaro e Sofia Starace; l’alunna Cecilia Gatta dell’I.C. Dante-Galiani di San Giovanni Rotondo; Luigi Sabatino dell’I.C. San Giovanni Bosco-De Carolis e Domenico Verdini dell’I.C. Padre Pio di Torremaggiore. Il premio speciale “Poeti in erba” è stato assegnato alla classe V B dell’I.C. Giovanni XXIII di Monte Sant’Angelo e ai suoi giovanissimi partecipanti.
Alla fine di questa prima fase, il pomeriggio è proseguito con l’inaugurazione di un monumento, dal titolo Tempo, all’interno del suggestivo percorso artistico en plein air. L’opera polimaterica è stata dedicata ai fratelli Luigi ed Aurelio Luciani e a tutte le vittime di mafia.
Si tratta di un complesso monumentale dal significato sotteso, in cui due giganti, posti di spalle uno rispetto all’altro, sorreggono “a cavalluccio” un bambino. I due uomini simboleggiano rispettivamente il Passato (l’uomo di spalle, sguardo fisso e severo verso ciò che è stato) ed il Presente (l’uomo frontale, vigile su quello che accade nell’oggi). Entrambe le figure formano un arco su cui è posto il piccolo fanciullo dallo sguardo innocente eppure consapevole, metafora del futuro e della speranza rinnovata. La famiglia Luciani, partecipe e visibilmente commossa, ha abbracciato in spirito ognuno dei presenti, palpabile la forte energia emotiva del momento.
Si è proceduto, sotto l’attenta conduzione di Falina Marasca dell’Edizioni del Rosone, alla premiazione delle categorie degli adulti. É risultato vincitore Renzo Piccoli, da Bologna, con la silloge Complanare Est-Ovest, edizioni Albatros. Il Presidente della giuria, prof. Trifone Gargano – Università degli studi di Foggia, ha scelto, tra i testi dell’autore, la poesia Sogno; la stessa è stata 2
interpretata artisticamente e, una sua riproduzione, resterà in maniera permanente, insieme alle altre opere vincitrici, tra le pagine strappate dai libri che compongono l’antologia verde del Sentiero. Per la sezione Poesia inedita in italiano, si è aggiudicata la prima piazza l’autrice Roberta Lucchini, da Roma, con la poesia Sibilo del Pensiero. “Un’opera con un chiaro intento educativo e un forte impegno civile, con la struttura e la forma della poesia, ma con il respiro incalzante di un racconto”, così si legge nella nota critica del presidente. In ultimo si è proceduto con la proclamazione del vincitore della poesia in dialetto: Giuseppe Mazzamurro, da Monte Sant’Angelo, con la struggente poesia Figghie Mije. La lettura critica dell’opera è toccata al prof. Luigi Ianzano, presidente di giuria della sezione dialettale, che ha magistralmente tirato le fila di tutto il lungo ed emozionante pomeriggio di condivisione culturale. Il peso e la serietà con cui questo concorso di poesia, all’interno del nostro territorio, si sta ritagliando un posto importante, lascia presagire piacevoli sorprese anche per l’anno prossimo.