Nato a Lecce nel 1975 e ordinario di Pedagogia sperimentale, il prof. Pierpaolo Limone è stato eletto nuovo direttore del Dipartimento di Studi umanistici, Lettere, Beni culturali e Scienze della Formazione. Al termine delle operazioni di voto, sono state attribuite 59 preferenze al prof. Pierpaolo Limone e 6 al prof. Giuseppe Solaro (ordinario di Filologia classica): l’affluenza è stata del 93,3%, ovvero di 70 votanti sui 75 aventi diritto (lo spoglio ha registrato anche 3 schede nulle, 2 bianche).
A 43 anni, il prof. Limone è quindi diventato il più giovane direttore di Dipartimento della storia dell’Università di Foggia, scalzando – in questa speciale graduatoria – la prof.ssa Donatella Curtotti (48) di recente eletta alla direzione del Dipartimento di Giurisprudenza (il dato anagrafico è successivo alla riforma che ha trasformato le Facoltà in Dipartimenti, di conseguenza i presidi di Facoltà in direttori di Dipartimento).
Tra i massimi esperti italiani di e-learning, fondatore per conto dell’Università di Foggia (Ateneo capofila del progetto, che ospita altre 30 università pubbliche e private) della piattaforma Edu-Open (ufficialmente riconosciuta anche dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca scientifica), Limone resterà in carica fino alla primavera del 2022. Succede al prof. Marcello Marin, in carica dal 2014, al quale sono andati i ringraziamenti del Rettore prof. Maurizio Ricci e della Comunità accademica UniFg. “Ringraziamenti sinceri per aver ascoltato le istanze e le esigenze di tutti e per aver rappresentato il Dipartimento di Studi umanistici con rigore, stile e senso istituzionale, superando anche momenti non proprio semplici. Allo stesso modo – ha proseguito il Rettore – desidero formulare al nuovo direttore i più sinceri auguri di buon lavoro, convinto che porterà all’interno del Dipartimento un vento di novità inevitabilmente legato alla sua età e alla sua visione, globale e aperta al cambiamento, del mondo”.
Il neo direttore, prof. Limone, dopo l’elezione ha ringraziato il suo unico avversario, prof. Giuseppe Solaro, per “la correttezza e la misura dei toni utilizzati durante la campagna elettorale, una dote rara soprattutto in questo periodo. Mi metterò a disposizione anche delle sue istanze, accogliendo costruttivamente le sue idee per renderle patrimonio dell’interno Dipartimento”. Inoltre, ha commentato la propria nomina aggiungendo: “Cercherò di valorizzare tutti i talenti che risiedono all’interno del Dipartimento, soprattutto tra gli studenti. Il mio sarà un mandato all’insegna dell’apertura a qualsiasi contaminazione e a qualsiasi sollecitazione, soprattutto a quelle che arriveranno dal territorio. L’ubicazione del Dipartimento, cioè il centro storico e in particolar modo via Arpi, saranno il punto da cui ripartirà il patto con la città che ci ospita: dobbiamo tornare a essere un riferimento per l’intera comunità”.