Pubblichiamo la lettera che mons. Michele Castoro, arcivescovo di Manfredonia -Vieste – San Giovanni Rotondo, e fr. Maurizio Placentino, Ministro Provinciale dei Frati Minori Cappuccini, hanno inviato a tutte le realtà interessate dalla visita di papa Francesco a San Giovanni Rotondo, che si terrà il prossimo 17 marzo.
Carissimi,
com’è ormai a tutti noto, il prossimo 17 marzo vivremo un altro grande dono di Papa Francesco alle nostre comunità ecclesiali, con la sua programmata visita nella nostra terra benedetta dal Signore attraverso la presenza, ancora viva e operante, del santo cappuccino Pio da Pietrelcina, che continua a farsi tramite della Misericordia divina attraverso l’azione pastorale dei suoi confratelli e la caritatevole assistenza agli infermi offerta in “Casa Sollievo”, l’ospedale da lui fondato.
Nella prospettiva dell’evento di grazia che ci attende, vogliamo anzitutto esprimere la nostra comune gratitudine al Santo Padre per la paterna benevolenza con cui ha accolto i nostri inviti e per la sua disponibilità a farsi pellegrino sul monte Gargano, crede di una secolare tradizione di accoglienza nei confronti dei “cercatori della fede”. Anche oggi siamo chiamati a garantire una risposta di spiritualità a una moltitudine incalcolabile di credenti, che ha sollecitato la premurosa attenzione pastorale di tre Pontefici, che l’hanno scelta come meta dei loro viaggi negli ultimi 30 anni.
Vogliamo ringraziare Papa Francesco per questa ulteriore manifestazione di stima nei confronti del Santo che ha dato notorietà e lustro mondiali alla città di San Giovanni Rotondo, dopo aver voluto accogliere l’insigne reliquia del suo corpo nella Basilica vaticana di San Pietro per proporlo, insieme a san Lcopoldo Mandić, come modello per i confessori e, in particolare, per i missionari della Misericordia inviati durante il Giubileo straordinario ad annunciare e a dispensare il perdono divino.
Vogliamo, infine, esprimerGli la nostra riconoscenza per la parola autorevole e ispirata che Egli ci offrirà in questa visita, con la quale darà forza e sostegno alla nostra fede, fondamento e orientamento alla speranza, ispirazione e incisività alla carità.
Siamo certi che la visita pastorale di Papa Francesco a San Giovanni Rotondo rappresenterà il momento più alto delle celebrazioni per il cinquantesimo anniversario della morte di san Pio e per il centenario della sua stimmatizzazione permanente. Vogliamo perciò anche predisporci adeguatamente a tale appuntamento, non solo negli aspetti organizzativi e logistici legati all’accoglienza dell’illustre Ospite e dei pellegrini che vorranno condividere con noi i sentimenti di unità della Chiesa universale riunita intorno al Sommo Pontefice, ma soprattutto nell’intimità dei nostri cuori, attraverso un cammino di preparazione spirituale che andiamo predisponendo e che, ci auguriamo, possa coinvolgere ampiamente e profondamente singoli e comunità.
Nel condividere con voi la gioia dell’attesa, accogliamo l’incontro con Papa Francesco come tappa speciale del periodo quaresimale, in cui potremo pregustare la prospettiva della gloria che si irradia dal sepolcro vuoto su tutti coloro che seguono il Maestro sulla via della croce, come è avvenuto per il nostro san Pio da Pietrelcina.