Michele Pirro è un tester d’eccezione per Ducati, una pedina preziosa per lo sviluppo della Desmosedici, sempre pronto a brillare in veste di wild card. Nella stagione 2017 ha partecipato ai GP di casa del Mugello e di Misano ottenendo un nono e quinto posto. Ma per Borgo Panigale è un’arma segreta in più in veste di collaudatore.
Il pilota pugliese è anche pilota nel Campionato Italiano Velocità, dove si è affermato campione per cinque volte: nel 2007 e 2008 nella classe Stock 1000, nel 2009 nella classe Supersport 600, nel 2015 e nel 2017 nella classe Superbike. Oggi, a 31 anni, è una carta fondamentale per Ducati, sta sviluppando la V4 Superbike, dà consigli utili a Jorge Lorenzo. Studia gli avversari e cerca di capire dove e come migliorare la moto, fornisce agli ingegneri un feedback diverso da quello dei numeri. Non può fare miracoli, ma in classe regina le vittorie sono date dai dettagli.
Con la sua insolita umiltà Michele Pirro non ha mai preteso di vestire i panni di pilota a tempo pieno, ha dedicato armi e bagagli la sua carriera alla Ducati. Per il 2018 “ho ancora il contratto con la Ducati, quindi il mio programma sarà più o meno come quest’anno”, ha detto in una recente intervista a Tuttomotoriweb. “Non so se prenderò parte al campionato italiano. Però il primo impegno rimane la MotoGP, i test, le gare, quindi cercheremo di portare al massimo questo impegno. Poi strada facendo vedremo quello che ne verrà fuori. L’importante è far crescere la MotoGP“.
A confermare l’importanza della sua figura l’interesse dimostrato da Yamaha e Aprilia, tanto che Ducati ha subito blindato il suo tester con un contratto fino al 2020. In occasione del GP d’Australia le suddette case hanno cercato di assumere Michele Pirro come pilota di prova. “Sì, posso immaginare che i concorrenti siano interessati a Pirro”, ha dichiarato il direttore sportivo Ducati Paolo Ciabatti a Speedweek.com. “Ma è sotto contratto con noi fino alla fine del 2020. E chiunque voglia ingaggiarlo deve pagare una somma molto succosa… Ora che i giorni di prova diventano sempre più limitati, tutti improvvisamente fanno un team di test MotoGP”. Del resto sul dissapore Ducati in merito alle nuove regole sui test privati è stato già scritto…
Luigi Ciamburro
fonte tuttomotoriweb