Undici anni dopo la prima proposta avanzata dalla parlamentare foggiana, Colomba Mongiello, domani lunedì 4 settembre, entra in vigore finalmente la legge di tutela e valorizzazione degli agrumeti italiani. E tra questi anche i giardini di arance e limoni dell’oasi agrumaria del Gargano, tra Rodi, Vico e Ischitella. Ieri sera a Rodi Gargani nel corso di un convegno organizzato dal Consorzio di tutela dell’arancia IGP del Gargano, Colomba Mongiello, componente della Commissione agricoltura alla Camera, ha illustrato i contenuti della legge.
«Con questa legge approvata in Commissione agricoltura e in vigore dal 4 settembre, recuperiamo e valorizziamo gli agrumeti caratteristici, contribuendo alla difesa del territorio dal dissesto e dall’abbandono. Ai titolari di queste oasi di biodiversità garantiamo 3 milioni di euro già nel 2017 per ripristinare, recuperare e salvaguardare gli agrumeti caratteristici delle aree a rischio di dissesto idrogeologico. E’ strategico fermare il degrado e l’abbandono di quei territori, sostenendo un’agricoltura “eroica” e riconoscendo il valore nazionale di un inestimabile paesaggio formato da un intreccio secolare di natura e di cultura. L’abbandono degli agrumeti determina il degrado del tessuto sociale, con la perdita di attività e forme di lavoro radicate nella cultura di quei territori, e la progressiva alterazione del paesaggio, con la crescente e vistosa presenza di zone incolte tra il verde curato degli agrumeti. L’azione è in sintonia con la legislazione europea in materia di sviluppo rurale e sostiene i produttori nella fatica di affrontare una crisi provocata dai crescenti costi di produzione e dall’inefficace politica di filiera agroindustriale. Sono tutti beni e valori che abbiamo il dovere di tutelare e valorizzare – conclude Colomba Mongiello – perché sono loro a rendere l’Italia ed il Made in ltaly ciò che è». Una novità importante soprattutto per il territorio rodiano da diverse generazioni punto di riferimento per la produzione e la commercializzazione di agrumi. Con un export che raggiungeva anche i paesi americani”.
fonte teleradioerre