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23 Nov

Se abito in un condominio quali spese sono tenuto a sostenere?

di Nicola Morcaldi

Abitate in un appartamento sito all’ultimo piano di un condominio: il cornicione è da rifare, ed i restanti condomini sostengono di non dover tirar fuori 1 euro dal portafogli perché “il tetto è sopra la vostra testa”, mentre loro abitano ai piani inferiori; o ancora, la ditta che si occupa della manutenzione dell’ascensore va pagata, ma il condomino nel piano terra sostiene di non dover alcunché in quanto non l’ha mai usato. E così, l’assemblea condominiale viene pervasa da un clima teso e buffo degno delle migliori scene fantozziane, dalle sedie lanciate alle presunte corna che avreste in testa per colpa del vostro coniuge.

Ma tornando a noi, le spese condominiali riguardanti le parti comuni dell’edificio sono obbligatorie per tutti i condomini? Anche per quei condomini che “apparentemente” non ne fruiscano in alcun modo?

E’ bene premettere che le spese condominiali costituiscono un fondo comune, alimentato dai condomini stessi, il cui fine è quello di garantire la corretta gestione delle parti comini dell’edificio in forma di manutenzione ordinaria e straordinaria. Le spese condominiali sono dovute da tutti i condomini, a prescindere dall’uso o meno delle parti comuni (pertanto non ci si può rifiutare, ad esempio, di pagare la ristrutturazione della facciata nord dell’edificio perché si abita sul versante sud).

Le parti comuni dell’edificio, infatti, sono in “comproprietà” tra tutti i condomini a prescindere dall’uso che questi concretamente ne fanno, pertanto ognuno è obbligato a contribuire alimentando di propria tasca il fondo condominiale destinato alla relative spese.

Detto in soldoni, ciò che conta non è l’uso effettivo che si fa di un determinato spazio comune, ma il fatto stesso di esserne comproprietari (d’altronde, ugualmente, se siete proprietari di una casa ma non ne usufruite ne restate comunque proprietari, e quindi tenuti alle relative spese).

Diverso è il caso del supercondominio, cioè quel “complesso immobiliare” costituito da diversi edifici: in tal caso, infatti, se si discute circa le spese necessarie a far fronte (ad esempio) alla manutenzione di un solo edificio, solo i condomini di questo saranno tenuti a contribuirvi.

Infine, è bene accennare al modo in cui avviene la ripartizione delle spese condominiali. Ogni condomino risponde secondo le quote previste dalle tabelle millesimali, cioè in modo proporzionale rispetto ai millesimi relativi al proprio appartamento, cioè alla proprietà. Questa è la regola generale prevista dal Codice Civile, tuttavia l’assemblea condominiale, all’unanimità, può adottare criteri diversi.

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