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23 Nov

Il sangiovannese Gianfranco Pazienza, in corsa per la direzione del Parco del Gargano

14 Settembre 2018
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 Il M5S è convinto che selezionare il presidente attraverso il bando sia la strada migliore. Dalla Lega si guarda più alle competenze territoriali del possibile nominato/a. Il Forestale è stato avvistato con l’amico di Salvini a Vico.

Dopo mesi e mesi di attesa e di infiniti posizionamenti politici, continua la discussione per la presidenza del Parco del Gargano, a cui ora si è associata anche quella per la direzione, la cui procedura è ancora in corso di definizione. Almeno due i nomi che circolano in maniera quasi pubblica per il ruolo di direttore, oggi occupato dalla dottoressa Carmela Strizzi: la dirigente interna Strizzi appunto e il ricercatore e referente di Legambiente, ben visto dalle associazioni ambientaliste Gianfranco Pazienza.

Sulla presidenza invece una cosa ormai è certa: la vecchia terna, composta da Raffaele Vigilante, Gianni Maggiano e Stefano Pecorella, proposta da comunità del Parco e altri organi è decaduta. La nomina è ministeriale e spetta al Ministro in quota M5S Sergio Costa, ma nelle ultime ore il Comandante dei Carabinieri per la Tutela Forestale, ex generale di Brigata dei Carabinieri Ruolo Forestale Nazario Palmieri è stato avvistato a Vico del Gargano in compagnia del grande amico del vicepremier Matteo Salvini, Massimo Casanova, proprietario della dimora al Bosco Isola e quartier generale leghista pugliese.

Il Comandante avrebbe sondato la possibilità con la Ministra della Difesa Elisabetta Trenta, a Vico a Jacotentente la scorsa settimana per la costituzione dei Cacciatori di Puglia, di non mettersi in aspettativa dal suo ruolo, qualora dovesse essere nominato Presidente del Parco del Gargano. L’ipotesi però appare poco praticabile, se si guarda ad alcuni precedenti amministrativi, a cominciare da quello di Marcello Sciarappa, ex comandante dei Nas di Pescara che dovette mettersi in aspettativa per ricoprire l’incarico alla Asl di Foggia di direttore amministrativo.

Il M5S è convinto che selezionare il presidente attraverso il bando sia la strada migliore. Dalla Lega si guarda più alle competenze territoriali e alla conoscenza reale del possibile nominato/a. “Sul Parco si sta lavorando per trovare un’intesa, chiaro che per noi la trasparenza e i meriti sono un aspetto fondamentale per il profilo che dovrà avere il futuro Presidente del Parco – spiega a l’Immediato il segretario provinciale della Lega Daniele Cusmai, oggi impegnato a San Giovanni Rotondo per la visita privata del Ministro all’Istruzione Alberto Bussetti a Casa Sollievo -. Ovvio che a questo bisogna aggiungere un’accurata conoscenza del territorio e dei suoi motori trainanti; quindi per noi la figura necessaria per far cambiare l’ottica che la gente ha di questo Parco è anche sapere che conosca, al di là delle bellezza, anche i limiti che questo Parco ha dato a questo territorio e cercare di modificarli nelle sedi opportune. La Lega è per le persone che sappiano lavorare concretamente e non per persone che devono servire a fare le pedine di qualcun altro, cosa che la politica in tantissimi ambiti ha fatto finora; conoscendone i risultati. Si sta lavorando per la riapertura di una segheria a Mandrione. Il nostro territorio ha tantissime potenzialità inespresse, ma ci perdiamo nei campanilismi che non portano da nessuna parte”

(Antonella Soccio – l’immediato.net)

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