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18 Apr

Casa Sollievo della Sofferenza, festa in casa Maruzzi: è nata Filomena, settima figlia di mamma Leonarda e papà Roberto

Nella notte tra l’1 e il 2 giugno è nato il settimo figlio di Leonarda e Roberto 


In un’epoca di “inverno demografico” – definizione con cui gli esperti sottolineano il consistente calo delle nascite, che in Italia ha toccato il minimo storico con 392.000 nati nel 2022 – diventa notizia anche la nascita del settimo figlio della famiglia Maruzzi di San Giovanni Rotondo.

Nella notte tra l’1 e il 2 giugno, nell’Unità di Ostetricia e Ginecologia dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, all’1 di notte è nata la piccola Filomena, 3,240 kg per 50 cm. Si aggiunge ad: Alex 15 anni, Marzia 13, Samuel 10, Fabiana 7, Nicolò 4 e Désirée Pia 2.

Mamma Leonarda e papà Roberto con i loro 7 figli. 

«È stato un parto normale, ero già ricoverata e col medico ci eravamo dati appuntamento all’indomani mattina – ha dichiarato la mamma, Leonarda31 anni –. In stanza ho deciso di fare una doccia calda e le contrazioni sono subito aumentate, fino al parto dell’1.02. È stata una bellissima esperienza anche questa. Volevo ringraziare tutto il personale del Punto Nascita, in particolare l’ostetrica Michela Villani e il ginecologo Raffaele Faioli che mi hanno assistito quella notte. Ho memorizzato i loro nomi».

Tornati a casa è tempo di fare spazio alla nuova arrivata. «Come si fa a crescere 7 figli? È tutta una questione di organizzazione . Ognuno ha i propri compiti. Abbiamo reso autonomi i più grandi e quando occorre ci aiutano con i più piccoli. Posso contare su una nonna, ma tutto il resto lo facciamo io, principalmente, e mio marito».

«I figli per me sono un’emozione unica. Mi basta uno dei loro sorrisi per rasserenare una giornata nera. In casa c’è sempre un’aria di festa e di chiasso, posso dire che non ci annoiamo mai».

Anche dal punto di vista economico non deve essere facile portare avanti una famiglia così numerosa. «Anche qui è una questione di organizzazione – ha aggiunto Leonarda –. Abbiamo abituato i nostri figli ad avere il giusto, non pretendono più del dovuto, tranne quando se lo meritano davvero. In quel caso siamo più permissivi. Facciamo una vita normale, come ho fatto io da bambina, come hanno insegnato a me i miei genitori». 

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