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25 Apr

Francesco Paolo Fiorentino e gli Artisti di Provincia il 20 marzo a Matera (capitale europea della cultura 2019)

J ‘ve appicce(di Fpfiorentino) nell’ ambito dei progetti”La culla del dialetto”

Di Lio Fiorentino, Massimo Cariello, Peppe Barra e Filomena Domini giunto alla terza edizione e di “Rime e pizzi” di Filomena Domini in collaborazione con l’associazione culturale “Kalé” di Lio Fiorentino Parlare de j ve appicce.

Commedia di Fpfiorentino(pittore poeta comnediografo di sgrot1935_86) è come ricordare e rivivere uno spaccato di vita di fine anni 50 e un pezzo degli anni 60 e 70, passando dal matrimonio combinato (storia di vita quotidiana vissuta) , quando l’ unione forzata di famiglie con figli giovani diventava a volte una specie di mezzo di sostentamento, un’ancora di salvezza in cui il matrimonio combinato sanciva non solo un contratto camuffato d’amore ma assurgeva a pieno titolo a vero e proprio mezzo per sbarcare il lunario.

Siamo in piena rivoluzione industriale :in quegli anni infatti i fornai e i forni Cosiddetti “a frasche” o a legna che dir si voglia, vengono lentamente sostituiti da quelli elettrici e si rompe la tradizione di “trombare” il pane in casa la tradizione cioè cedeva il passo all’industrializzazione crescente che inebriava la gente di una nuova felicità di speranze represse a scapito di un passato non lontano di vita contadina e agropastorale che così senza volerlo si autodistruggeva, abbagliata dal sogno italiano postbellico.

Ed in questa cornice storica si snoda la trama de “j ve appicce” :da un matrimonio combinato di un povero ragazzo gracile mentale che sposa una donna (di lui piu grande) molto chiacchierata dell’ epoca che poi trova la sua effimera vendetta dopo esser rinsavito.

Un po’ come Orlando furioso che perde il senno rincorrendolo sulla luna.

Carlo diventa un uomo moderno degli anni 70 pieno di soldi e di donne e dal capitalismo attinge anche tutto il negativo, trasformandosi in un piccolo tiranno sfruttatore dei più deboli Finendo poi abbandonato alla sua solitudine, Ingannato da stesso…

Un bell’autogol.

Il progetto rime e pizzi prevede linoltre la sfilata di spose anni 50 per rivivere usi e costumi comuni del matrimonio apulo_campano sulo sfondo di declamazioni di liriche di poeti sangiovannesi e garganici sul matrimonio e sull’amore: (Giovanni Scarale, Lio Fiorentino, Onofrio Grifa, Raimondo Ardolino, Caterina Apruzzese Emanuela Savino).

La giornata avrà un cappello introduttivo del prof. Matteo Fiorentino che ci parlerà brevemente fella sua ultima fatica letteraria sulle chiese di San Giovanni Battista e di Sant’Onofrio a San Giovanni Rotondo.

Lio Fiorentino per Matera per kale e per gli artisti di provincia

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