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29 Mar

Osteopatia e mal di schiena

20 Dicembre 2018
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di Davide Dragano

L’osteopatia è una professione sanitaria (riconosciuta ufficialmente nella legge
3/2018), che mira al potenziamento delle condizioni psicofisiche dell’individuo
facilitando il recupero dello stato di salute dell’organismo.

Il principio cardine su cui l’Osteopatia si basa decreta il corpo come una unità. Per
questo motivo quando un distretto corporeo lavora male, il resto del corpo deve cercare
degli adattamenti per compensare in ogni modo questo malfunzionamento, generando
infiammazioni, rigidità e dolore anche in altre parti del corpo.

Almeno una volta nella vita tutti hanno sofferto di mal di schiena. Non è un caso se
questa problematica rappresenta uno dei disturbi più diffusi, tanto che circa 4 persone
su 5 ne soffrono nell’arco della vita. Il principale sintomo della lombalgia è
caratterizzato da dolore nella parte bassa della colonna vertebrale; viene suddiviso in
cronico o acuto come per esempio nel caso del colpo della strega.

Prima di ogni cosa
è necessario comprendere se siamo di fronte a una lombalgia aspecifica, la più comune,
indotta da squilibri posturali e biomeccanici o specifica causata da patologie sottostanti
della colonna.

È fondamentale eseguire una valutazione prima di cominciare il processo terapeutico,
per fare in modo che vengano escluse patologie rachidee che richiedono un diverso
trattamento; ed è proprio la valutazione che consente di capire quali sono i distretti
corporei malfunzionanti e quindi da migliorare.

La finalità di questo approccio è di
ricercare benessere e ridurre al minimo l’utilizzo cronico di farmaci antinfiammatori.
È importante sottolineare che la medicina osteopatica non ha l’obiettivo di sostituire in
alcun modo la medicina tradizionale ma è complementare a quest’ultima.

La medicina osteopatica prevede un approccio esclusivamente manuale che consente
di determinare qualsiasi alterazione a carico di muscoli e articolazioni e di rimuovere
quelle alterazioni che ne impediscono il corretto funzionamento, tramite tecniche
articolari, che agiscono sulle articolazioni per ridurre le restrizioni articolari e i
disallineamenti, tecniche dirette sui tessuti molli, sui muscoli e sulla fascia muscolare.

Tale disciplina si rivolge a soggetti di tutte le età, trattando problematiche muscolo
scheletriche (lombalgia, dorsalgia, cervicalgia, ecc.) ed altre patologie come cefalee,
vertigini ecc; è inoltre di aiuto per la prevenzione delle suddette problematiche se
approcciate nel periodo di assenza del dolore acuto.

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