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19 Apr

“Temptation”… una trasgressione senza rivoluzione

19 Settembre 2018
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di Michele Illiceto

E poi non venite a lamentarvi se i nostri adolescenti hanno problemi a organizzare il loro mondo affettivo. Se i maschietti vedranno le femminucce come soli corpi con cui giocare allo scopo di rubare  emozioni da consumare in vista di un godimento illimitato. O se le ragazzine che non sono abbastanza carine né capaci di tentare  e sedurre, come un certo  mercato vorrebbe, si sentiranno svuotate e inutili, una specie di ruota di scorta (o di scarto) che come pezzi di ricambio sono lì pronte ad essere rimpiazzate.

Non venite a lamentarvi se poi molte quarantenni si alzeranno di notte e sorprenderanno il proprio partner a chattare con ventenni avvenenti pronte a offrire loro, dietro abbonamento, prestazioni sessuali o attenzioni affettive che le proprie mogli non sono più in grado di garantire.

Con adulti così adulterati, scaduti e ammuffiti che imperversano in ogni dove per tutta la tv, che cosa ci possiamo aspettare di più? La maggior parte di chi fa spettacolo fondamentalmente è un fallito a livello affettivo, narcisista e infantile nei sentimenti e nelle relazioni. Ha problemi col partner e forse anche con i propri figli.

Adulti sballati che per soldi giocano con la parte più seria, ma anche più fragile della personalità umana, che svendono la propria intimità senza chiedersi quali conseguenze tutto ciò possa provocare sia negli adolescenti sia in tutti coloro, grandi e piccini, che hanno un po’ di problemi a livello relazionale. Adulti malati, che mentre occupano spazi di potere e rivestono ruoli politicamente ed economicamente strategici, di fatto hanno una grande paura di non essere abbastanza competitivi con quei giovani  – i loro stessi figli – ai quali non vogliono lasciare la scena.

Ha forse ragione Recalcati nel dire che ormai ci troviamo in una società (e in una patria) senza padri.  E ahimè anche senza madri! In essa domina una nuova forma di fascismo come ebbe a dire Pasolini: «Questo nuovo fascismo, questa società dei consumi, invece, ha profondamente trasformato i giovani, li ha toccati nell’intimo, ha dato loro altri sentimenti, altri modi di pensare, di vivere, altri modelli culturali. Non si tratta più, come all’epoca mussoliniana, di un’irregolamentazione superficiale, scenografica, ma di una irregolamentazione reale che ha rubato e cambiato loro l’anima. Il che significa, in definitiva, che questa “civiltà dei consumi” è una civiltà dittatoriale. Insomma, se la parola fascismo significa la prepotenza del potere, la “società dei consumi” ha bene realizzato il fascismo» (P. P. Pasolini, Fascista, in Scritti Corsari, in Saggi sulla politica e sulla società, Mondadori, Milano 1999,  p. 519).

Eppure tutto tace! Vietato dissentire. Il padrone ha ordinato un dessert di trasgressioni e di voluttà condito di sesso velato da misticismo sentimentale, il cui scopo è quello di risvegliare gli italiani dal torpore in cui questa crisi economica li ha fatti piombare.

Ma si tratta di risveglio o di un narcotico ancora più potente che forse deve servire solo a farci ripiombare in un sonno ancora più profondo: quello della ragione che, una volta addormentata, deve assecondare il disordine di un cuore e i caprici di un corpo ormai senza più direzione.

Una volta la trasgressione era per il cambiamento, per la rivoluzione. Oggi è solo per il godimento, per la restaurazione di un potere che in nome del piacere ti chiede di obbedire ciecamente. L’importante è che non rovesciare le gerarchie e mantenere lo status quo voluto da chi ha il potere di comprare anche i sentimenti e mercificare i corpi.

Alla fine, o signori, guardatevi Temptation! L’importante, però, è che compriate. Si, perché la vera padrona in un tutto questo gioco non è la schiera beata dei vostri sentimenti o dei vostri istinti da soddisfare, né le vostre più segrete pulsioni da scaricare. No! Tutte queste cose se le sono comprate “Loro” (vedi i due film Loro 1 e Loro 2). La vera Padrona è sempre lei: la nostra amata e odiata Pubblicità, che deve piazzare prodotti inutili, facendo leva sulla vostra stupidità, ma soprattutto speculando sulla vostra voglia di amare ed essere amati per essere felici.

Non dico queste cose da bigotto, ma da educatore. Non scrivo tali cose perché temo il codice antropologico della tentazione. Al contrario! Reputo la tentazione una cosa troppo seria per vederla utilizzata allo scopo di stimolare una sessualità ormai orfana di senso.

Dove sono finiti i giornalisti di una volta che ci facevano riflettere criticamente su certe trasmissioni televisive? Il Berlusconismo goliardico ed edonistico ha lasciato la propria impronta anche nella politica dello spettacolo di una Mediaset che sfrutta i sentimenti di italiani frustrati dagli immigrati al solo scopo di fare profitto. In fondo temo più il Berlusconismo edonistico che quello politico!

E allora, buona visione a tutti! Agli stupidi e ai frustrati, a quelli che sono asserviti al potere che li vuole ignoranti e indifferenti, e che per capire che cosa è l’amore saranno costretti a eleggere a proprio modello persone fallite come la Valeria Marini o la Ventura, bambole di cartapesta, fatte e rifatte mille volte come il loro padrone o datore di lavoro.

A me non resta che fare mio il discorso che Socrate, prima di morire, tenne agli ateniesi che lo avevano accusato condannandolo a morte con la cicuta:

«O ottimo uomo, tu che sei Ateniese, della città più grande e famosa per sapienza e forza, non ti vergogni di preoccuparti dei soldi, per averne più che puoi, della reputazione e dell’onore, senza però curarti e darti pensiero della saggezza, della verità e dell’anima, perché sia la migliore possibile? E se qualcuno di voi mi contesta, affermando di prendersene cura, non lo lascerò subito andare né me ne andrò io, ma lo interrogherò, lo esaminerò e lo confuterò, e se mi sembrerà che non abbia virtù se non a parole, lo rimprovererò perché disprezza quello che vale di più e apprezza quello che vale di meno» (Platone, Apologia di Socrate, 29e-30a).

Vi prego: se volete capire che cosa è l’amore, e anche la tentazione, leggete Platone, Stendhal, De Rougemont, Fromm. Leggete Agostino, ma anche Boudelaire, Verlaine, Novalis, Hölderlin, Rilke, Leopardi, e anche Schopenhauer che propose una visione disincantata del sesso e dell’amore. Tutte cose che i vip non conoscono e che forse non hanno mai letto.

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